Germania: no alla pillola del giorno dopo per una quindicenne stuprata
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COLONIA (GERMANIA), 18 GENNAIO 2013- Una ragazzina di quindici anni esce con gli amici in una serata come tante. Siamo a Colonia, in Germania, nel dicembre scorso (anche se la notizia si è diffusa solo ieri). Amici, risate, spensieratezza. Poi quella normale routine si trasforma in un incubo: l’adolescente viene prima drogata, poi violentata. In lacrime chiama la madre, e le racconta tutto, ma farfuglia, ha ancora paura. La donna la porta in ospedale, dove di solito si spera di trovare soluzioni, aiuto. E invece l’incubo continua, perché la realtà si scontra con il dogmatismo cattolico.[MORE]
Due cliniche della civilissima e avanzatissima Germania si rifiutano di prescrivere alla ragazza la pillola del giorno dopo. Motivo, ordine dell’arcivescovado cittadino che ha proibito la somministrazione della tanto discussa compressina che in questo caso avrebbe aiutato una giovane donna a non ricordare in ogni istante della sua vita l’orrore conosciuto in una fredda sera di dicembre.
Il peregrinare delle due donne ha trovato lieto fine presso l’ospedale evangelico Kalk di Colonia, dove finalmente i rifiuti si sono trasformati in premurose cure. E come biasimare la madre della quindicenne che ha definito la Chiesa del suo Paese ‘medievale’?