Gentiloni: "Il governo è fragile ma il programma è robusto"
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BOLOGNA, 17 GIUGNO - Un governo fragile impegnato a sviluppare un programma robusto, così il primo ministro Paolo Gentiloni ha definito il proprio esecutivo, nato all’indomani della consultazione referendaria sulla riforma costituzionale e ormai in carica da sei mesi.[MORE]
“Il mantra che ripeto ossessivamente è che il governo durerà finchè avrà la fiducia del Parlamento, e io mi auguro che questa fiducia permanga nei prossimi mesi” ha dichiarato Gentiloni, prima di assicurare che “l’Italia ha comunque un esecutivo in grado di lavorare” e che non verrà perso “il treno della crescita nell’Eurozona”.
Il premier ha poi commentato la vicenda relativa alla votazione sullo ius soli, sottolineando come ormai sia fondamentale considerare cittadini italiani i bambini nati in Italia, auspicando una rapida approvazione parlamentare. Gentiloni ha inoltre sottolineato come “questa legge non riguardi solo il diritto dei bambini, ma anche la sicurezza del Paese”, ricordando che “la via contro la radicalizzazione non è la costruzione di muri, ma il dialogo e l’inclusione”:
In chiusura, anche un passaggio sul caso Regeni, ad oggi ancora irrisolto. Il premier ha promesso che l’Italia continuerà a “tenere il punto sulla ricerca della verità”, “ad insistere”, per poi dedicare un pensiero alla famiglia di Giulio, definita "un'altra delle straordinarie famiglie italiane".
Gentiloni ha quindi ricordato i momenti in cui venne ufficialmente comunicata la notizia della morte del giovane ricercatore italiano, con le telefonate ricevute dall'ambasciatore italiano al Cairo e dal ministro Guidi. Era il 3 febbraio 2016, otto giorni dopo il rapimento nella capitale egiziana. L'attuale premier era allora ministro degli Esteri.
Paolo Fernandes
Foto: ilpost.it