Genova: vietato l'ingresso ai Rom nella chiesa
Cronaca Liguria

Genova: vietato l'ingresso ai Rom nella chiesa

lunedì 31 maggio, 2010

GENOVA - Razzismo nella Casa di nostro Signore. Un esempio di "cristianità" arriva dalla parrocchia di Cornigliano, uno dei quartieri storici della Genova operaia. Don Valentino Porcile, sacerdote giovane, un tipo 'aperto', secondo la gente del luogo, si è schierato duramente contro i Rom. "Stiano lontano dalla mia gente, soprattutto dagli anziani e dai bambini. Fino a quando non impareranno quel valore che non conosce confini di nazionalità, religione e tempo: il rispetto per la persona".[MORE]
"Questi fratelli zingari – continua il parroco – andrò a trovarli dove vivono per portar loro l’aiuto di cui hanno bisogno. Personalmente non mi stancherò di gettare ponti tra loro e chi, a torto o a ragione, li sente così diversi. Però nelle ultime settimane si sono verificati ripetuti fatti di violenza di alcuni zingari maggiorenni e minorenni, rapine, aggressività nei confronti di anziani, atteggiamenti di sfida che hanno sfiorato l’aggressione fisica al sottoscritto. Abbastanza per chiedere ai nomadi, in una lettera pubblica, di stare lontani da una chiesa? Ho sempre aiutato tutti e continuerò a farlo, senza distinzione di nazionalità, religione e condizione sociale. Finché sono entrati per chiedere aiuto hanno trovato la porta e il cuore aperti. Se entrano per servirsi da soli, però cerchiamo di difenderci come possibile. Ora sono anche aggressivi, ma la maggioranza si è schierata con il parroco di Cornigliano.

Insomma, il giovane e 'aperto' Don Valentino parla di fratelli zingari, ma poi li tiene fuori dalla sua parrocchia. Viene lecita la domanda, se fosse stato un parroco 'non aperto' che fine avrebbero fatto questi 'fratelli' Rom?Molto semplice aiutare gli altri con le parole, ma ciò che conta sono i fatti.

(Il fatto quotidiano)

 


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