"Generazione perduta?No grazie" L'iniziativa di alcuni 30enni veronesi dilaga sul web
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VERONA, 3 SETTEMBRE 2012- Alle provocazioni bisogna rispondere con altrettante provocazioni. Devono essere state vissute come tale le parole del premier Mario Monti che lo scorso luglio ha definito la fascia d’età compresa tra i 30 e i 40 anni “generazione perduta”. Ma questa generazione non ci sta. Perché non crede di essere una fascia per la quale «è solo possibile limitare i danni», come ha osservato Monti.[MORE]
Così è nata l’idea di stilare un Manifesto della Generazione perduta, sottoscritto da alcuni giovani 30enni veronesi, e che ora sta facendo il giro del web, raccogliendo consensi da ogni parte. L’idea è quella di raccogliere idee e testimonianze da ogni angolo d’Italia, per riuscire a contrattaccare l’idea che per loro non ci sia più niente da fare, che debbano soccombere alla violenza della crisi senza reagire. Usano parole importanti, come rispetto, merito, impegno, progetto e fiducia e non sono disposti a pagare il conto lasciato da una classe politica con la quale non hanno nulla a che vedere. “ Siamo consapevoli” scrivono” che le responsabilità di questa situazione sono di un’altra generazione: quella alla quale appartiene buona parte della classe dirigente che negli ultimi venti anni ha guidato questo Paese”. Il loro scopo? “ Vogliamo impegnarci, ciascuno nel proprio ambito di competenza, a scrivere per noi e per il Paese un destino diverso, perché siamo convinti di essere una risorsa per il Paese troppo a lungo ignorata e sacrificata”.
Federica Sterza
Foto http://www.linkiesta.it/sites/default/files/imagecache/immagine_620_fixed/uploads/articolo/immagine-singola/gen_0.jpg