Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CATANZARO 17 NOVEMBRE 2015 - “Io come zero” è il suggestivo concerto che la GDL Band di Catanzaro ha portato oggi pomeriggio gratuitamente oltre i cancelli della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, alla presenza dei detenuti del circuito di media sicurezza. [MORE]
Il concerto voluto da Mario Sei, assistente volontario, di concerto con il Direttore della struttura Angela Paravati, ha entusiasmato i tanti detenuti che nel teatro dell’istituto hanno avuto modo di assistere ad un vero e proprio capolovoro di musica e trasformismo che il poliedrico Agazio Maiolo, crotonese, vestendo i panni del noto cantautore romano, ha regalato con grande generosità artistica.
Una cover professionale quella della GDL che senza sosta per circa due ore ha fatto cantare, riflettere e sognare i detenuti e gli altri ospiti presenti, con l’esecuzione e magistrale interpretazione di canzoni che hanno segnato e continuano a segnare la storia della musica leggera made in Italy.
Renato Zero, noto sia per la particolarità dei testi, molti dei quali intrisi di valori sociali e sia per la sua promozione a favore di azioni di filantropia e solidarietà non può che rappresentare per i detenuti un modello importante e positivo.
Noto, infatti, è il suo impegno per la prevenzione dei disagi giovanili, come la droga, per il recupero dei tossicodipendenti, per gli ospiti delle case di riposo e degli ospedali (a cui ha dedicato il videoclip di Nei giardini che nessuno sa) e i bambini degli orfanotrofi. Da qui la decisione di Mario Sei e del Direttore di proporre un concerto di questo tipo anche in carcere.
Nel suo intervento il Direttore della struttura – Angela Paravati – ha sottolineato come anche uno spettacolo musicale possa contribuire ad attenuare le tensioni e i disagi connessi allo stato di detenzione che non deve, per come previsto dalla Costituzione italiana, eliminare o annullare la dignità umana.
E sotto tale aspetto – ha proseguito il direttore nel suo intervento – diventa preziosa l’attività di volontariato svolta da professionisti seri e sensibili come Mario Sei che ormai da anni oltre a portare un sorriso, svolge un laboratorio di teatro che si caratterizza anche come luogo di riflessione e crescita personale.
Grande entusiasmo quindi e partecipazione da parte dei detenuti e grande sensibilità anche personale da parte dei componenti della band che per tutto l’arco della mattinata hanno lavorato per il montaggio di tutta la strumentazione necessaria alla realizzazione del concerto, il tutto fatto con grande spirito di abnegazione e ispirato a sani principi di solidarietà verso categorie più disagiate.
Tra un intermezzo e l’altro anche due brani di Mina eseguiti dalla giovanissima Pamela Merante che per la prima volta ha cantato accompagnata da questa band, dimostrando grande padronanza di palcoscenico ed ottima esecuzione di due difficilissimi brani della più grande cantante italiana.
Soddisfatto anche Gianfranco Caroleo, batterista ed organizzatore di questo bel concerto e che, senza riserve alcune, ha accettato l’invito di Mario Sei di esibirsi in una realtà a molti sconosciuta e lontana, ad altri semplicemente indifferente.