Cronaca

Gasdotto Tap, bocciato ricorso regione Puglia. Sì a lavori in Salento

MELENDUGNO (LECCE), 20 APRILE - Se il 6 aprile la Regione Puglia aveva potuto ‘temporeggiare’ sul blocco all’espianto di ulivi in Salento, grazie all’ordinanza sospensiva del Tar, è arrivata oggi la bocciatura ad opera dello stesso Tribunale. La regione non potrà così ottenere l’annullamento delle note del Ministero dell’Ambiente che autorizzava il Tap all’espianto di ulivi e su cui era stato proposto ricorso.[MORE]

Immediata la reazione del comitato No Tap, che ha già invitato alle prime mobilitazioni a margine della decisione del Tribunale. L’invito è stato rivolto sulla pagina Fb e ha toccato come destinatari i 94 sindaci che avevano rivolto un appello per evitare gli espianti al presidente della Repubblica.

Se ne legge: «Chiediamo a tutti voi, Primi Cittadini, di mobilitarvi già all’alba del 20 aprile per essere al fianco della popolazione. Dovrete esserci tutti!!! Non è più tempo di messaggi di solidarietà, non è più tempo di firme né tantomeno di dichiarazioni pubbliche in piazze. Crediamo che i giochi non si chiudiano facilmente».

Per il comitato la questione è dunque tutt’altro che chiusa essendo considerata di primario interesse per la popolazione dei territori interessati dalla decisione giudiziaria. Pertanto, i manifestanti che presidiano la zona da ormai 35 giorni potrebbero tornare a bloccare i lavori ora autorizzati. Gli interventi di espianto, che secondo il ricorso della Regione Puglia potrebbero comportare danni permanenti agli uliveti, erano cominciati il 17 marzo, per poi essere bloccati il 6 aprile. L’autorizzazione apre ora un nuovo capitolo, nel quale potrebbero tornare a generarsi proteste e malumori piuttosto consistenti.

E’ noto infatti come la zona sia già stata interessata da scontri e tensioni, ragion per cui la situazione rischia adesso di precipitare. Vittoria dunque per il ministero presieduto da Gian Luca Galletti, che ha dunque avuto la meglio sulla questione della prescrizione A44 imposta al Tap, non condivisa dalla difesa di Mariano Alterio, legale della Regione protagonista del ricorso.

Secondo il Tribunale deve essere condivisa la valutazione del ministero: «Il ministero dell’Ambiente è titolare della facoltà di controllo in ordine al rispetto delle prescrizioni previste nella Valutazione di impatto ambientale e la Regione Puglia è solo ente vigilante». I giudici hanno inoltre aggiunto che «due articolazioni della stessa Regione (Servizio Fitosanitario e Sezione provinciale del dipartimento agricoltura) hanno concesso a Tap l’autorizzazione all’espianto di 211 ulivi».

foto da: ilfattoquotidiano.it

Cosimo Cataleta