Gasdotto Tap, barricate sul cantiere: blitz notturno per bloccare i lavori
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LECCE, 21 APRILE - Dopo che il Tar Lazio ha dato il via libera all'espianto degli ulivi, con la sentenza pubblicata giovedì 20 aprile, tornano le barricate davanti al cantiere del gasdotto Tap a Melendugno e si rafforza la protesta. Nella notte sono stati ricostituiti i blocchi che impediscono l'accesso a tutte le strade che portano al cantiere di località San Basilio. [MORE]
L'obiettivo è di rallentare l'arrivo dei mezzi delle ditte che hanno il compito di espiantare gli alberi e trasportarli al sito di stoccaggio. Per bloccare le strade sono stati utilizzati, bidoni dell'immondizia, blocchi di cemento e pezzi della recinzione del cantiere.
Il personale della security dell'Almaroma ha segnalato anche il lancio di pietre nell'area destinata al cantiere.
Sono 43 gli ulivi che devono essere ancora spostati: 12 sono stati tolti dalla terra con le radici e 31 espiantati e sistemati in deivasi. Altre 11 piante si trovano nei vasi in un deposito di Melendugno mentre 157 erano state trasferite a fine marzo nel sito di Masseria del Capitano. In totale sono 211 gli ulivi da spostare dalla prima area di cantiere, mentre 2.000 su tutto il tracciato del gasdotto.
Secondo gli accordi con la Trans Adriatic Pipeline, la maggior parte delle piante sarà ripiantata quando i lavori saranno ultimati, ma resta dubbiosa la posizione dei No Tap pugliesi a tal proposito.
Maria Minichino
(fonte immagine repubblica.it)