Gabriella Albano ha commentato gli esiti del consiglio comunale sulla sanità
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CATANZARO, 26 GIUGNO 2013 - «Il consiglio comunale di Catanzaro ha vissuto, ieri mattina, un momento di alto valore democratico scrivendo una bella pagina di politica partecipata: aprendo le proprie porte al mondo della sanità locale, dell'associazionismo, dell'università e coinvolgendo nella discussione sulla sanità locale il governo regionale e provinciale ha dimostrato ancora una volta come solo attraverso la costituzione di una rete virtuosa, solo attraverso il confronto costruttivo e lo scambio di idee, si possa giungere alla risoluzione dei problemi più duri». Queste le parole con cui il consigliere regionale Gabriella Albano ha inteso commentare gli esiti del consiglio comunale sulla sanità svoltosi ieri mattina nell'Aula Rossa di Palazzo De Nobili.
«Quello che molti avevano immaginato come una mera passerella politica si è trasformato al contrario in un momento di reale arricchimento su uno dei temi più caldi non solo per l'amministrazione comunale. Da medico prima che da componente della commissione regionale sanità ho accettato con entusiasmo l'invito a partecipare al dibattito ed ho ascoltato con grande attenzione gli interventi dei relatori presenti».
Particolare soddisfazione è stata espressa dalla Albano per i discorsi del sindaco Abramo, del governatore Scopelliti e del rettore dell'UMG Quattrone: «Le loro parole - ha affermato il consigliere regionale - hanno senza dubbio chiarito la via che la città di Catanzaro intende percorrere in ambito sanitario prefigurando un futuro lontano dalle logiche catastrofistiche della vulgata comune. L'intenzione del sindaco di fare di Catanzaro un polo d'eccellenza della sanità calabrese e meridionale - ha aggiunto la Albano - non può che trovare il pieno sostegno del governo regionale, la cui azione politica non è mai stata dettata dalla volontà di depotenziamento delle strutture ma da quelle della razionalizzazione della spesa e dell'efficientamento dei servizi».
In quest'ottica, la Albano ha voluto soffermarsi su due questioni importanti, oggetto di ampio dibattito durante la seduta speciale: lo sdoppiamento della facoltà di medicina e i rapporti tra l'ospedale "Pugliese-Ciaccio" e il polo universitario di Germaneto. «La facoltà di medicina è e resterà solo a Catanzaro» - ha affermato il consigliere che ha ribadito anche come «ogni tentativo di "scippo" in tal senso verrà immediatamente respinto».
«Le parole del rettore Quattrone hanno ben descritto lo sviluppo a cui sta andando incontro il polo universitario cittadino, un processo di crescita che da oggi potrà poggiare anche sul protocollo d'intesa siglato con la regione, simbolo della volontà di Scopelliti di puntare sulla sanità catanzarese e sull'eccellenza universitaria dell'UMG».
Per quanto concerne l'ospedale "Pugliese-Ciaccio" la Albano ha inteso sottolineare alcuni concetti chiave, primo tra tutti la necessità di restituire alla struttura i posti letto momentaneamente sospesi. «Tutelare il Pugliese e difenderlo è un atto legittimo e doveroso al quale io stessa non mi sottraggo ma credo al contempo nella necessità di ridefinirne e razionalizzarne l'offerta secondo criteri organizzativi. L'imperativo deve essere quello di potenziare i territori, solo così si riuscirà a sfoltire ed ottimizzare il lavoro dei centri d'eccellenza. Come fare? Personalmente credo che una grossa mano potrebbe darla l'eliminazione degli ambulatori dall'ospedale "Pugliese-Ciaccio" e dall'Università: riattivarli e renderli fruibili sul territorio consentirebbe a mio parere una migliore distribuzione dei servizi e una più consona e logica ripartizione dell'offerta. C'è, poi - ha chiosato il consigliere - l'obbligo di pensare all'adeguamento delle strutture che permangono in uno stato di criticità vista la loro non rispondenza alle norme antisismiche. L'idea di costruire un nuovo ospedale - ha concluso la Albano - non dovrà ledere o azzerare l'attività di un presidio sanitario importante per il territorio come quello del "Pugliese-Ciaccio"».
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