G20, "risposta forte e coordinata per affrontare le nuove sfide dell'economia mondiale"
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WASHINGTON, 23 SETTEMBRE 2011- Come si legge in un comunicato a seguito della riunione del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), tutti i rappresentanti si impegnano a dare una “risposta forte e coordinata per affrontare le nuove sfide dell'economia mondiale. Ci impegnamo ad adottare tutte le azioni necessarie a mantenere la stabilità del sistema bancario e dei mercati finanziari. [MORE]
Punto focale su cui i ministri e i governatori del G-20 della riunione si sono concentrati sono state le eventuali azioni per cercare di risolvere la crisi del debito sovrano. Continua la nota,“I paesi dell'area euro attueranno le misure, prese il 21 luglio 2011, per aumentare l'Efsf entro il prossimo G20, previsto per la metà di ottobre a Parigi”.
La finalità di ciò è quella di realizzare "il massimo impatto" contro il rischio di "contagio" della crisi. I rappresentanti hanno anche rassicurato che “le banche siano adeguatamente capitalizzate e abbiano un adeguato accesso ai fondi necessari per affrontare gli attuali rischi e per mettere in atto Basilea 3”. Per il direttore del Fondo, Christine Lagarde, “Siamo in questa situazione tutti assieme e possiamo uscirne insieme. Oggi le opzioni sono limitate”.
Tuttavia, l'Fmi ha provveduto a rinnovare per altri sei mesi una linea di credito da 571 miliardi di dollari, finanziata da 36 Paesi. Questo verrà utilizzato per gl’interventi d'urgenza che vadano al di là di quelli consentiti dalla risorse ordinarie. Finora ne sono stati utilizzati solo 11 miliardi, quasi tutti dal Portogallo.
Oltre ai suddetti argomenti, a Washington si è parlato anche del rallentamento che si sta estendendo anche ad altri paesi, come confermano dai dati riportati dai ministri dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Per il presidente della Banca mondiale Robert Zoellick,“Continuo a pensare che una ricaduta dell'economia mondiale nella recessione sia improbabile,ma questa convinzione viene erosa ogni giorno”.
I paesi Brics, hanno assicurato di essere pronti a fornire sostegno attraverso il Fondo monetario, ma dopo l'adozione di “politiche macroeconomiche e finanziarie responsabili” da parte dei Paesi avanzati.
Rosy Merola