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FUKUOKA (GIAPPONE), 8 GIUGNO - La cooperazione globale sulla tassazione deve procedere perché "non ci devono essere più posti dove nascondersi": il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, aprendo il Simposio sulla tassazione internazionale, evento d'avvio del G20 finanziario di Fukuoka, ha rimarcato le sfide legate alla digitalizzazione dell'economia. Si tratta di "un nuovo modello", ha rilevato il ministro dell' Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire, basato sullo scambi di informazioni, parte di un problema complesso che vede la pratica della "fuga" dall'imposizione fiscale. L'impegno della Francia è di arrivare a uno scema condiviso entro il 2020.
Liu Kun, ministro delle Finanze cinese, ha sollecitato la necessità di "un consenso generale attraverso la cooperazione". Mentre il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin ha posto l'accento sul fatto che le politiche fiscali devono catturare la "digitalizzazione" delle imprese per impedire la "corsa verso il basso" da parte dei Paesi che cercano di attirare le compagnie offrendo incentivi insostenibili e ingiustamente bassi. Il problema di fondo è la ridefinizione di nuovi sistemi fiscali per garantire che le grandi compagnie paghino "la giusta quota" di tasse sostenendo le economie mentre la crescita globale rallenta. Il Cancelliere dello Scacchiere britannico Philip Hammond ha rilevato che "è importante che la tassazione ci sia dove si crea valore. La presenza fisica non è più sufficiente". In ogni caso, sia il Regno Unito sia la Francia hanno avviato a tassare, ad esempio, i colossi del web, con la previsione di uniformarsi agli indirizzi internazionali non appena saranno definiti.
"Siamo di fronte a un punto di svolta. Questa potrebbe essere la piu' grande riforma dello schema di riferimento internazionale in oltre 100 anni", ha notato da parte sua il ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso. Sia i Paesi industrializzati sia quelli in via di sviluppo, pur differendo su alcuni dettagli, hanno concordato sulla necessità di portare a termine il lavoro. Sri Mulyani Indrawati, ministro delle Finanze dell'Indonesia, ha ammesso che "l'economia digitalizzata sfugge alle tasse, ma anche al Pil. Diventa difficile conteggiarla".
"Sembra che abbiamo un forte consenso e ora ci dovremmo occupare degli aspetti tecnici su come trasformarlo in realtà", ha aggiunto Mnuchin. Gurria ha riassunto il lavoro dell'iniziativa internazionale di trasparenza fiscale a cui partecipato oltre 90 giurisdizioni nell'ambito del Common Reporting Standard dell'Ocse: nel 2018 sono state scambiate informazioni su 47 milioni di conti offshore per un valore complessivo di circa 4.900 miliardi di euro. L'iniziativa di scambio automatico di informazioni (AEOI), attivata con 4.500 relazioni bilaterali, ha permesso di ridurre del 20-25% i depositi bancari nei centri finanziari internazionali. "Deve essere chiaro che non ci saranno più posti dove nascondersi", ha detto Gurria.