Furti di medicine dagli ospedali italiani: rapporto Transcrime
Salute Lombardia

Furti di medicine dagli ospedali italiani: rapporto Transcrime

venerdì 7 marzo, 2014

MILANO, 7 MARZO 2014 – In tempo di crisi si afferma un nuovo business della criminalità organizzata: aumentano i furti di medicinali dagli ospedali italiani secondo il rapporto “The theft of medicines from Italian hospitals”, realizzato dal centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica di Milano.

Dallo studio emerge che si sono verificati 70 casi dal 2006 al 2013, per un bottino complessivo di 8,7 milioni di euro. Le regioni più colpite sono quelle meridionali, con Campania (17 furti) e Puglia (14 casi) in testa: detengono il primato il Federico II di Napoli, con cinque casi, seguito dal Cardarelli di Campobasso con tre e dal San Paolo di Bari con due.

In particolare, i furti su commissione si concentrano sui farmaci più costosi, quelli contro il cancro, gli immunosoppressori e gli antireumatici, ma fanno gola anche categorie di farmaci illegali, come l’Epo, o attinenti agli stili di vita. Nella maggior parte dei casi, si legge nel rapporto, «si tratta di farmaci di classe H o A, interamente coperti dal Servizio sanitario nazionale».[MORE]

Spesso la refurtiva viene rivenduta sul mercato nero all’estero, a danno degli stessi pazienti, ma non si escludono possibili acquirenti anche in Italia.

Lo studio completo è disponibile sul sito www.trascrime.it.


(Foto: transcrime.it)

Domenico Carelli
 

 

 


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