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MILANO - Furlan in libertà! Potrebbe essere più vicina di quel che si immagina la data della assoluta libertà per Marco Furlan, uno dei serial killer che tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80, uccise, assieme al suo complice, Wolfgang Abel, ben quindici persone tra l’Italia e la Germania. [MORE]
L’idea di matrice xenofoba, neonazista e omofoba, per i due giovani, figli dell’alta borghesia di Verona, era quella di ripulire il mondo dalla spazzatura, rappresentata da barboni, omosessuali, drogati, preti, discoteche e cinema a luci rosse.
Al motto de « Ludwig la nostra fede è nazismo la nostra giustizia è morte la nostra democrazia è sterminio rendiamo noto che abbiamo puntualmente rivendicato il rogo di San Giorgio a Verona con il messaggio inviato a 'la repubblica', alleghiamo un dischetto metallico identico a quello applicato sulla più grande delle tre torce usate: gott mit uns »
Già un anno fa, dopo aver scontato 18 anni di reclusione Furlan, aveva ottenuto la libertà vigilata dopo essere stato affidato ai servizi sociali di Milano. Adesso il 9 novembre il magistrato di sorveglianza dovrà decidere, tenendo in considerazione una relazione dei servizi sociali sul percorso di recupero di Furlan, circa la revoca della libertà vigilata e la messa in liberta definitiva di Furlan.