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TOKYO, 20 MAGGIO - In seguito alle polemiche degli ultimi mesi in merito alla gestione dell'emergenza nucleare nella centrale di Fukushima, Masataka Shimizu, presidente della Tokyo Electric Power Corporation (Tepco), società elettrica che gestisce l'impianto, ha rassegnato le proprie dimissioni presentando pubbliche scuse.[MORE]
Shimizu è accusato di aver colpevolmente ritardato le operazioni di raffreddamento del reattore numero 1 per “salvare gli asset” e di essersi defilato nel pieno della crisi per motivi di salute che lo hanno portato ad essere ricoverato in ospedale per stress e ipertensione.
“Mi dimetto – così si è scusato durante la conferenza stampa - perché ho fatto crollare la fiducia dell'opinione pubblica nell'energia nucleare e per aver causato così tanti problemi e paure alla gente”.
Contemporaneamente alla notizia delle dimissioni di Shimizu, la Tepco fa sapere di aver subito una perdita netta di circa 10,6 miliardi di euro e che non solo i reattori numero 1, 2, 3 e 4 di Fukushima saranno smantellati, ma che sono stati anche cancellati tutti i piani per la costruzione di altri due reattori nella stessa centrale.