Francesco Sicari: Stazione FS di Bianco 21 giugno 2009
Cultura e Spettacolo Calabria Reggio Calabria

Francesco Sicari: Stazione FS di Bianco 21 giugno 2009

sabato 23 gennaio, 2021

Cancelli di ferro sbarrano l'ingresso dell'entrata principale. Mi affaccio per leggere qualcosa. -"Capostazione Titolare! Ufficio Movimento! Biglietteria"- Nessun rumore ,nessuna persona. Il tempo cambia ogni cosa!
Il film girato il 21 giugno 1969 è quasi consumato e nessuno ha avuto la possibilità di trasformarlo in DVD.

La pellicola è tutta sciolta ed i fotogrammi sono stati alterati dall'umidità e dal vento di scirocco che corrode ogni cosa.
Aiutandomi con un lungo bastone, dalle sbarre di ferro della porta, avvicino la grossa "pizza" del film e mi apparto sotto la palma, Il sedile c'è ancora.

Guardo i fotogrammi e piano ,piano la memoria comincia a rimettere a posto i personaggi anche sè sono trascorsi 40 anni . La stazione è piena di gente. Il capostazione Ferraro alza la paletta per dare il verde al treno per Roccella Jonica, sono le 07,00.

Il giorno più lungo dell'anno è già iniziato. " Fà caldo e l'asfalto della statale 106 si stà sciogliendo.
I personaggi sono tutti ai loro posti ed anche le cose inanimate sono sempre le stesse. Poche auto transitano ed i lunghi rettilinei che portano a Bovalino sono vaporosi ed evanescenti come un miraggio.

"Col secchiello in mano il fanciullo scende, attraversando i binari, verso il mare."

Tutta la vita percorsa in pochi attimi anche se i fotogrammi sono tanti.
Scegliere quali rivedere è difficile e l'occhio passa veloce.

Tutti sono ricordi bellissimi "Le aule del liceo classico "Ivo Oliveti" di Locri ed i miei compagni.
La traghetto che passa lo stretto di Messina in un giorno di scirocco!

L'esame di Istologia di un giorno di Maggio del 1971."
Mi riposo un poco, appoggiando la pellicola sul sedile di pietra dove,tanti anni fà, don Rino Grillo, cugino di mia madre, aspettava l'arrivo dei treni.

Accendo una Marlboro morbida con gli occhi persi nel vuoto.
Fà caldo ed è il giorno più lungo dell'anno.

“Ore 19,45 del 21 giugno 1969.”
Arriva il locale da Reggio Calabria e scende il Ciorla con i suoi due pacchi di tessuti. Chissà se ha venduto qualcosa o se tutta la sua vita è una illusione e non ha venduto mai niente!

Adesso che il sole stà tramontando dietro l'Aspromonte sta’ venendo sera.
Non so se riporre la "pizza" del film, attraverso le sbarre, dentro la stazione.

Accendo un'altra Marlboro morbida ed aspiro il fumo con avidità Gli occhi sono sempre fissi nel vuoto mentre avvicino l'accendino alla pellicola che rapidamente brucia.
Lentamente si svuota anche la mia mente ed incomincio a sentirmi sempre più leggero.

Gli ultimi fotogrammi si disintegrano mentre mi allontano nel grande piazzale della stazione.
Salgo sulla golf mentre l'orologio segna le 21,05 del 21 giugno 2009. Il giorno più lungo dell'anno stà per finire. Mentre salgo verso nord, tenendo sulla dx il mare Jonio, vedo solo mia madre con i suoi capelli neri, bellissima!

(Questi ricordi sono per mia madre, coi suoi capelli neri, bellissima.)

Francesco Sicari


Autore
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