Francesco Sicari, Il Binario morto
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Francesco Sicari, Il Binario morto

domenica 29 novembre, 2020

Francesco Sicari, Il Binario morto Ore 03,00 Bianco (RC) 27 novembre 1961. Il Peppe della Rosa avvertì i primi tuoni gia all’altezza del bar Cafari. Barcollando, affrettò i passi. I fulmini disegnavano il cielo di Bianco. Stava iniziando a piovere e goccegrosse gli bagnavano il viso.

Doveva trovare un rifugio perché casa sua distava quasi un chilometro.

La Stazione! Aveva ricordato di un carro merci parcheggiato nel binario morto!

Fece scorrere la porta e salì sul carro mentre fuori si scatenava l’ira di Dio.

Il Peppe chiuse la porta e preparò un giaciglio con della paglia.

Stordito dal vino nuovo, ancora carico di glucosio, il Peppe cadde in un sonno profondo. Favorito dal caldo della paglia e da mezzo kg di alcool etilico, dormì!

Dormì il sonno del giusto.

Il temporale riversò tonnellate d’acqua ed il cso della vittoria era un torrente in piena che si riversava in mare dopo avere invaso l’unico passaggio a livello del paese.

Cinque ore di pioggia misero in ginocchio il paese di Bianco che alle prime luci del nuovo giorno contò I danni causati dall’acqua e dal fango.

Per fortuna non ci furono morti.

L’acqua piano piano rientrò nelle cunette e le case furono ripulite.

Dopo 24 ore, tutto stava rientrando nella normalità quando la Rosa si accorse che mancava il Peppe!

Si recò alla caserma dei carabinieri per denunciare la scomparsa,piangendo e disperandosi.

Le grida della Rosa giunsero alle orecchie della Morte che stazionava in una casa diroccata sulla Statale 106,vicino casa di mia madre.

Non si capacitava come il Peppe potesse essere morto in quanto era stata insieme a lui a discutere di filosofia Socratica sull’”Immortalità dell’anima”!

Furono setacciati tutti i torrenti ed il tratto di mare tra le fiumare del Bonamico e Laverda.

La Rosa teneva lutto in casa.

Il Peppe nel carro merci dormi 72 ore!

“un sonno meraviglioso” come ebbe a dire tanti anni dopo quando racconto la storia al 13° platano di cso della Vittoria e che io, nascosto, ascoltai!

Si svegliò riposato ed andò a pigliare il caffe nel bar della stazione!

Lo Stefano, che gestiva da sempre il bar, trasalì!

Avverti i vari bar del paese e la notizia in pochi minuti fu di dominio pubblico!

Il paese fece festa e la vita a Bianco riprese a scorrere lentamente, mattino e sera!

Alba sul mare Jonio e tramonto dietro l’Aspromonte!

Francesco Sicari


Autore
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