Francavilla al mare, trovato delfino arenato sulla spiaggia
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FRANCAVILLA AL MARE (CH), 29 SETTEMBRE 2014 – È stata individuata, due giorni fa, la carcassa di un delfino adulto alla foce del fiume Alento. Si tratta di un nuovo caso per l’Abruzzo, dopo il ritrovamento dei sette capodogli che erano giunti in zona Punta Penna, nei pressi di Vasto.
Il delfino era in stato di decomposizione: la causa del decesso sarebbe una rete da pesca
Sarebbe stata una rete da pesca la causa del decesso del tursiope di tre metri, ritrovato dai cittadini intorno alle 16. Inizialmente avvistato in lontananza, il delfino è stato spinto dalla corrente verso la foce del fiume dove è stato rinvenuto, privo di vita. A causa dell’avanzato stato di decomposizione, non è stato possibile effettuare una necroscopia, ma in bocca stringeva una rete da pesca. Il delfino era un Tursiope di 3 metri, ‹‹è una delle specie più confidenti ed è un’opportunista per quanto riguarda la sfera alimentare›› afferma Vincenzo Olivieri del Centro Nazionale Studi Cetacei, spiegando il collegamento con la pesca, ‹‹dall’inizio dell’anno, sono 17 i delfini spiaggiati morti. Numeri impressionanti di fronte ad animali in via di estinzione››.
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Nuovo caso capodogli: trovata carcassa a Polignano a Mare (BA)
Non è solo il delfino a preoccupare la costa adriatica. Oggi, infatti, è stato ritrovato, a Polignano a Mare, in provincia di Bari, un altro capodoglio. Probabilmente, era uno dei quattro sopravvissuti allo spiaggiamento sulle coste vastesi dello scorso 15 settembre, che ha nuovamente perso la rotta. L’animale risulta privo di coda e con una lunghezza di circa 8 metri. La causa del suo decesso, anch’essa avvenuta molto tempo prima del ritrovamento, non è ancora chiara, ma potrebbe essere collegata, come nel caso dei capodogli vastesi, alle emanazioni di gas delle piattaforme petrolifere.
Erica Benedettelli
[immagine da abruzzolive.it]