Fornero a Strasburgo per firmare la convenzione contro la violenza sulle donne
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Fornero a Strasburgo per firmare la convenzione contro la violenza sulle donne

venerdì 28 settembre, 2012

ROMA, 28 SETTEMBRE 2012- Il ministro del lavoro Elsa Fornero oggi sarà a Strasburgo per firmare la convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Il testo, firmato ad Istanbul l’11 maggio del 2011, è stato firmato da ventidue paesi ma solo la Turchia l’ha ratificato. [MORE]

«Con l’espressione “violenza nei confronti delle donne” si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata» si legge nel testo. Gli stati firmatari si impegnano dunque a «proteggere le donne da ogni forma di violenza e prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica». Il testo prosegue sostenendo la necessità di «promuovere la concreta parità dei sessi, ivi compreso rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne» e di predisporre «politiche e misure di protezione e di assistenza» a loro favore.

Il ministro Fornero impegna dunque il nostro Paese in una lotta importante. E aggiunge: «nei prossimi mesi intendo dedicare un maggiore impegno a pari opportunità , non discriminazione e affermazione dei diritti, oltre che alla questione della riforma del mercato del lavoro». Si dichiara soddisfatta anche Mara Carfagna, deputato Pdl ed ex Ministro per le Pari Opportunità. «Sempre più spesso i responsabili di reati di violenza contro le donne fuggono all’estero e le diverse normative impediscono di rintracciarli. Frequentemente, poi, le vittime di violenza a stalking decidono di lasciare il Paese in cui vivono per rifugiarsi in un altro: finora la normativa ha reso questo percorso difficile. L’armonizzazione delle norme europee, quindi, è un passo decisivo in avanti per rendere più efficace il sistema».

Federica Sterza

Foto www.liberazione.it


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