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ROMA, 20 MAR. - Alla vigilia delle prime prove del GP di Cina, un lutto scuote il paddock della Formula 1.
All'età di 76 anni è morto Eddie Jordan, patron dell'omonimo team protagonista nel circus dal 1991 al 2005, anche se la scuderia nacque nel 1980.
Jordan, irlandese, era da tempo malato e nell'ultimo anno aveva combattuto contro un cancro.
Nel 1991 fece debuttare un giovane Michael Schumacher in occasione del GP di Spa in Belgio.
Tra i suoi piloti spiccano i nomi di Rubens Barrichello, Eddie Irvine, il campione del mondo Damon Hill, Giancarlo Fisichella ed Heinz-Harald Frentzen.
L’ultima vittoria è datata 2003 con Giancarlo Fisichella a Interlagos.
In totale la Jordan corse 250 Gran Premi, vincendone quattro.
Il miglior piazzamento finale della sua storia fu il terzo posto del 1999 con Frentzen, che vinse anche due GP e Hill.
Il 2005 fu l’ultimo anno in F1 prima di cedere alla Midland, poi diventata Spyker e, infine, Force India nel 2008.
Dalle ceneri di quel team deriva l’attuale Aston Martin.
A dare la notizia è stata la famiglia dell'imprenditore:
«È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Eddie Jordan, ex proprietario del team di Formula 1, esperto televisivo e imprenditore.
Si è spento serenamente a Città del Capo circondato dalla sua famiglia.»
Lo scorso anno era stato lo stesso Jordan a rivelare pubblicamente la sua malattia, incoraggiando gli uomini a sottoporsi a controlli medici regolari.