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Forconi d'Abruzzo, si muove il teatino: corteo a Lanciano, domani parte Atessa

Erica Benedettelli
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Forconi d'Abruzzo, si muove il teatino: corteo a Lanciano, domani parte Atessa
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LANCIANO (CH), 13 DICEMBRE 2013 – Si muovono i forconi d’Abruzzo, forse con un po’ di ritardo rispetto al resto del Paese, ma con gli stessi ideali: nonostante le altre province abbiano già manifestato il loro dissenso, la provincia di Chieti ha aperto il suo cortoi a Lanciano e, per domani, ne sarà previsto altro nella zona industriale Val di Sangro nel comune di Atessa (CH).

A Lanciano, il Coordinamento 9 dicembre, ha organizzato un corteo che è partito alle 9 di questa mattina ed è seguito per piazzale Cuonzo, viale Cappuccini, via Ferro di Cavallo e lungo tutto il Corso Trento e Trieste fino a giungere in Piazza Plebiscito: oltre quattrocento forconi pacifici si sono mossi oggi lungo le strade di Lanciano, tra studenti e piccoli artigiani che hanno sventolato solo la bandiera tricolore simboleggiando, così, un allontanamento politico. Per domani è previsto il movimento ad Atessa con un presidio di cittadini e lavoratori verso la zona di Val di Sangro. [MORE]

Intanto, nel resto della Regione scarseggia la partecipazione alla manifestazione, nonostante l’attivazione di Pescara e Teramo, il vero fulcro resta la Marsica. Nel teramano i cortei tranquilli hanno subito una battuta d'arresto quando Domenico Rofi, un comunista doc, è sceso per le strade con la bandiera con falce e martello: per evitare scontri, già intravisti con spintoni e proteste, la polizia è intervenuta scortando a casa il manifestante politico ricordandogli l'apoliticità dell'evento; nel pescarese, invece, la disorganizzazione del corteo ha portato moltissimi cittadini a spostarsi verso Avezzano dove, invece, è infervorata la protesta: insieme ai disoccupati, ai cassaintegrati e ai precari, anche gli studenti che sono stati i primi a farne spese.

Le scuole di Avezzano hanno deciso, infatti, di punire duramente i manifestanti che per quattro giorni non si sono presentati in classe abolendo i viaggi d’istruzione o abbassando il voto in condotta. L’ammonimento, consegnato ai genitori degli alunni, è stato sventolato in piazza dai ragazzi che i genitori sostengono e che molto spesso sono in piazza con loro a manifestare. Piccola e breve partecipazione alla manifestazione anche per la “Iena” Luigi Pelazza, che, trovandosi in zona per un convegno sull’usura, ha tenuto un discorso in cui incitava i cittadini a continuare la lotta e che lui, nonostante non vivesse una condizione di indigenza, era vicino a loro.

Vasto (CH) e San Salvo (CH), invece, visto il ritardo delle province teatine hanno deciso di muoversi verso il Molise ed avvicinarsi ai Forconi della regione limitrofa:ora, visto il movimento che sta infervorando in questi giorni, la loro partecipazione potrebbe essere ragionevolmente prevista nelle zone della provincia interessate.

Erica Benedettelli

[immagine da abruzzonotizie.com]
 

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Scritto da Erica Benedettelli

Giornalista di InfoOggi

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