Fondi Lega-Russia: Savoini 14 volte a Mosca nel 2018
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Fondi Lega-Russia: Savoini 14 volte a Mosca nel 2018

venerdì 9 agosto, 2019

NEW YORK, 9 AGOSTO – Proseguono le indiscrezioni del sito americano BuzzFeed, che sta conducendo come ormai noto un’inchiesta giornalistica sulla presunta esistenza di rapporti economici tra la Lega e il governo russo, dal quale il partito guidato da Salvini avrebbe indirettamente ricevuto fondi per condurre le recenti campagne elettorali.

In Italia, parallelamente, la Procura di Milano aveva deciso un mese fa di aprire un fascicolo d’inchiesta per approfondire la vicenda, ipotizzando il reato di corruzione internazionale ex art. 322 del codice penale, essendo coinvolti funzionari di uno Stato estero. L’inchiesta giudiziaria è stata affidata al Procuratore Aggiunto Fabio De Pasquale e ai PM Gaetano Ruta e Sergio Spadaro, ma al momento l’unico indagato sarebbe Gianluca Savoini, storico collaboratore di Salvini e dal 2013 presidente dell’associazione “Lombardia-Russia”, l’unico componente della delegazione leghista direttamente individuabile dalle intercettazioni ambientali e telefoniche in possesso degli inquirenti.

Proprio Savoini sarebbe ancora protagonista delle nuove indiscrezioni pubblicate da BuzzFeed, secondo le cui informazioni (raccolte in collaborazione con BellingCat ed Insider, che sarebbero riusciti ad entrare in possesso di alcuni registri di volo) l’ex collaboratore di Salvini nel solo anno 2018 si sarebbe recato in Russia almeno 14 volte, di cui 6 nelle settimane immediatamente precedenti e successive all’incontro del 18 ottobre all’Hotel Metropol di Mosca, nel corso del quale sarebbero state discusse le condizioni economiche dell’accordo tra le due parti. I tre siti americani sostengono, inoltre, che al vertice del 18 ottobre avrebbe presenziato anche Claudio D’Amico, membro dello staff ministeriale di Salvini nonché consigliere personale strategico del leader leghista, che lo aveva appunto delegato agli affari internazionali. Le deduzioni giornalistiche sono scaturite dalla presunta prenotazione di D’Amico di un posto sullo stesso volo Aeroflot di Savoini da Milano a Mosca del 16 ottobre (volo SU2411) ed anche sullo stesso volo di ritorno (SU2414); i dati riportati nell’inchiesta si basano anche su riferimenti incrociati alle attività di D’Amico e Savoini sui social network, dai cui profili emergerebbero indizi sui viaggi dei due insieme alla delegazione della Lega.

Tutti questi presunti indizi si aggiungerebbero ai contenuti della registrazione già pubblicata da BuzzFeed ed acquisita anche dalla Procura di Milano. Oltre a Savoini e D’Amico, comunque, sarebbero stati presenti all’incontro tre cittadini russi ed un altro italiano, non ancora identificato. Non è escluso dunque che i due al momento coinvolti possano tirare in ballo anche vertici del partito o che possano venire alla luce altri contatti diretti per ottenere i presunti finanziamenti, dei quali però non vi sarebbe ancora alcuna traccia.


Francesco Gagliardi


Fonte immagine: fanpage.it


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