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GENOVA, 12 MAGGIO 2014 - Dovrà rispondere all’accusa di appropriazione indebita un prete genovese Gianluca Depretto, nonché docente dei Padri Scopoli. L’uomo di chiesa pare abbia sperperato la modica cifra di trent’otto mila euro per “affari personali”, detraendoli appunto dalle casse del collegio religioso.
Dalla sua, il sacerdote ammette di aver speso la tal somma, ma non per interessi privati ma al contrario per i suoi fratelli clericali. Alla luce dei fatti, il Pm Stefano Puppo ha richiesto di procedere con un’ammenda di trecento euro e un anno di reclusione per l’ecclesiastico.[MORE]
Inoltre il religioso è anche accusato di furto di quadri della scuola fiamminga del XVI e XVII secolo, opere d’arte che si trovavano ubicate all’interno dell’istituto religioso Calasanzio. Gli stessi poi ritrovati e recuperati dalle forze dell’ordine in un garage.
Secondo appunto gli inquirenti, Depretto era venuto in possesso dei dipinti nel periodo in cui ricopriva la carica di rettore, economo e insegnante al Calasanzio e aveva venduto i quadri ad un mercante d’arte genovese residente in Svizzera per novanta mila euro. Tuttavia il giudice Daniela Faraggi ha aggiornato l'udienza al prossimo 11 luglio.
(fonte: www.genova24.it)
Rosalba Capasso