Foggia, muore un altro bracciante: "Forse occultato il corpo"
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FOGGIA, 26 AGOSTO 2015 - Il coordinatore del Dipartimento Immigrazione della Flai-Cgil Puglia, Yvan Sagnet, ha comunicato all’ANSA la morte di un immigrato di circa 30 anni originario del Mali, che sarebbe avvenuta due settimane fa nelle campagne di Rignano Garganico (Foggia). [MORE]
Stando alle parole di Sagnet, l’uomo avrebbe perso la vita «crollando all'interno di uno dei 57 cassoni di pomodori che aveva raccolto». Il coordinatore del Dipartimento Immigrazione ha inoltre denunciato che «il corpo dell'uomo potrebbe essere stato occultato dai caporali» e poi sepolto nel ghetto in cui viveva, in quanto il cadavere non si trova «negli obitori nè di San Giovanni Rotondo nè di Foggia. Quindi è molto probabile sia stato sepolto dai caporali nel ghetto oppure nascosto con qualche altro espediente».
Il ghetto di cui parla Sagnet è quello di Rignano Garganico, nelle campagne del foggiano. Si tratta di una sorta di villaggio creato dai migranti che vivono in capanne auto-costruite, realizzate con materiali di fortuna come lamiere e cartoni, in condizioni igieniche precarie.
«Ora stiamo cercando di conoscere il nome dei migrante che ha perso la vita anche per far partire una denuncia di occultamento di cadavere», ha proseguito Sagnet. «E’ difficile avere informazioni poichè i caporali hanno spaventato a morte i lavoratori che, anche se parlano dell’episodio, hanno paura a dire il nome e il giorno preciso di quando è avvenuto il suo decesso. Anche i responsabili del 118 dicono di avere difficoltà a fare verifiche, e ci hanno chiesto una richiesta formale, da parte di un nostro legale, per far partire una ricerca ufficiale nei loro archivi», ha concluso il coordinatore.
[foto: lagazzettadelmezzogiorno.it]
Antonella Sica