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Flash mob al Teatro Umberto. InOper@: "No ai tagli ma ora i privati facciano la loro parte"

Redazione
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Flash mob al Teatro Umberto. InOper@: "No ai tagli ma ora i privati facciano la loro parte"
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LAMEZIA, 05 GENNAIO 2013 - "Condividiamo le ragioni del flash mob organizzato venerdì scorso dall'associazione culturale U.N.A. e dagli operatori che gestiscono il Teatro Umberto e conveniamo che, in un momento difficile per le finanze comunali, i tagli agli sprechi non devono compromettere le politiche culturali cittadine, in particolare in una città come la nostra in cui fare cultura è sinonimo di protagonismo e di riscatto civile"
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Così in una nota l'associazione culturale InOper@ esprime condivisione della protesta pacifica messa in atto venerdì scorso al Teatro Umberto dai soci dell'associazione culturale "U.N.A." che hanno manifestato pacificamente indossando coperte, guanti e cappellini per sollecitare la manutenzione dell'impianto di riscaldamento del Teatro Umberto.Come in tutti in momenti in cui si è costretti a stringere la cinghia, anche in questo caso può determinarsi una svolta nella gestione delle politiche culturali comunali a cominciare dal ruolo dei privati.

"Nella stessa logica di partnership tra il Comune e le associazioni nella realizzazione di diverse manifestazioni messa in atto negli ultimi anni dall'amministrazione" - prosegue la nota - "tutti i privati che hanno degli spazi utilizzabili e che hanno a cuore la vita culturale della città potrebbero metterli a disposizione delle associazioni e dei diversi operatori culturali, dando così il loro contributo nell'attuale momento di crisi a far sì che non venga compromessa l'offerta culturale cittadina"."Anche a Lamezia" - concludono - "è possibile emulare il modello di tante città del Nord e non solo dove i privati, ai quali non va delegata la politica culturale ma che nemmeno possono essere tagliati fuori, hanno un ruolo importante nella realizzazione di eventi e manifestazioni culturali che portano benefici alla città nel suo complesso"

(notizia segnalata da Salvatore D'Elia)

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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