Flash mob al Parlamento: condom di 4 metri per chiedere a Monti prezzi più bassi per i profilattici
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ROMA, 30 NOVEMBRE 2011 - Tremila nuove infezioni ogni anno, un caso di contagio ogni tre ore. Dati resi noti da Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che, in occasione dell’incontro tenutosi oggi a Roma, è intervenuto sul tema al ministero della salute. [MORE]
Cifre che ben spiegano le dimensioni di una piaga, quella dell’Aids, che purtroppo sembra interessare il nostro Paese in maniera preoccupante: in Italia, nel 2010, ci sono state 5,5 nuove diagnosi di Hiv ogni 100 mila abitanti. Ma i casi di infezione non colpiscono l’Italia in maniera omogenea, Rezza osserva che ad essere maggiormente colpito è il Nord del Paese, con il picco maggiore che si registra in Emilia Romagna (8,4 diagnosi ogni 100 mila abitanti), segue il Lazio con 8,3 casi. Ad essere maggiormente colpiti sono gli stranieri, 5 volte di più degli italiani: 20 su 100 mila, contro 4 su 100 mila dei nostri connazionali; nel 2010, quasi una persona su tre diagnosticate come Hiv-positive è stata infatti di nazionalità straniera. L’età media delle persone che sempre nel 2010 hanno scoperto d’essere positive al virus è stata di 39 anni per gli uomini e 35 per le donne, e un dato incoraggiante sottolineato da Rezza è il fatto che dai 135 mila casi di persone viventi, pur positive al Hiv el 2000, si è saliti ai 157 mila del 2010, grazie soprattutto alle terapie antiretrovirali.
E c’è chi punta il dito alle modalità attraverso le quali vengono fatte le campagne di sensibilizzazione al tema, Rosaria Iardino, presidente di Network persone sieropositive (Nps) Italia onlus, ha dichiarato "E' incredibile come nel 2011 si facciano campagne comunicative contro l'Aids e che non ci sia il termine 'profilattico'. La trasmissione arriva per via sessuale e questo punto è evidente a tutti". Secondo Iardino non basta che la campagna comunicativa scelta dal ministero inviti però la popolazione a "non abbassare la guardia" e "a fare il test", spiega "Va bene il test ma serve un po' più di coraggio nel 2011: quasi un terzo dei sieropositivi nel nostro Paese non sa di esserlo e noi - conclude - non possiamo ignorare il problema della trasmissione sessuale: bisogna parlare anche dell'importanza del preservativo".
Così domani, alle 10, un grande condom di 4 metri farà bella mostra davanti a Montecitorio, per il flash mob promosso da Equality Italia, rete per i diritti civili, Nps Network persone sieropositive e Arcigay Roma, che si ritroveranno davanti al Parlamento e distribuiranno preservativi, con lo slogan "più prevenzione, più salute”, e chiederanno al governo che i prezzi dei profilattici, che in Italia sono tra i più alti al mondo, vengano abbassati.
Intanto, Renato Balduzzi, ministro della Salute, durante una conferenza stampa dedicata alla Giornata mondiale contro l'Aids che si celebrerà domani, ha reso noto che a lotta al virus dell'Hiv e all'Aids verrà inserita "tra le azioni e i programmi nel prossimo Piano sanitario nazionale".
"Zero nuove infezioni, zero morti” questo l’obiettivo da raggiungere,e che secondo Gottfried Hirnschall, responsabile della lotta all'Aids dell'Oms, Organizzazione mondiale della sanità, grazie ai passi avanti della ricerca, “potrebbe non essere troppo lontano e divenire, in un futuro prossimo, realta'".
(Fonti: Adnkronos, Corriere della Sera)
Sara Marci