Fisco: il 90% dei negozianti cinesi di Roma non emette lo scontrino secondo la Gdf
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ROMA 19 MAGGIO 2012- Secondo i dati che sono stati diffusi dalla Guardia di Finanza il 90% dei negozianti cinesi della Capitale non emmetterebbe lo scontrino fiscale. Su 245 controlli operati dalle Fiamme Gialle ben 216 hanno presentato irregolarità, con una percentuale che supera l'88%.
Inoltre l'analisi patrimoniali effettuate dalla Guardia di Finanza evidenziano <<il sistematico disallineamento fra la ricchezza posseduta e la redditualità dichiarata>> il 35% delle aziende cinesi dichiarano un volume d'affari pari a zero, il restante 65% dichiarano meno di 20 mila euro. Per quanto riguarda il reddito imponibile il 95% delle aziende dichiara meno di 20 mila euro. No solo ma le fiamme gialle hanno riscontrato <<metodologie operative connotate da elevata pericolosità sociale>>.
Un altro dato allarmante è quello della contraffazione diffusa presso questi stessi rivenditori, tant'è vero che la Gdf ha dovuto sequestrare 3 milioni di prodotti contraffatti negli ultimi 4 mesi. Nel 2011 i prodotti sequestrati perchè non erano conformi alle norme europee o violavano il copywriting sono stati pari al valore di 17 milioni di euro.
Un altro dato curioso è il la concentrazione di innumerevoli soggetti giuridici e persone fisiche sotto la gestione e la consulenza professionale di un ristretto numero di consulenti, che sembrano essersi specializzati nella gestione aziendale e fiscale delle imprese controllate o gestite da cinesi.[MORE]
(foto da adnokronos)
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