Fisco, crolla Iva: -3,7 miliardi (-5,2%). Mfe: «Mercato economico ancora in crisi»
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MILANO, 07 OTTOBRE 2013 - «Il calo di domanda interna e di esportazioni hanno avuto un peso sul mercato economico, che è ancora in crisi», in questo modo il ministero dell'Economia spiega il calo dell'Iva – nei primi otto mesi del 2013 - del 5,2%, pari a -3,724 miliardi di euro sul 2012. In particolare, sottolinea il Mfe in una nota: «L'andamento dell'imposta sul valore aggiunto riflette la riduzione del gettito derivante dalla componente relativa agli scambi interni (-2,0%) e del prelievo sulle importazioni (-22,1%) che risentono fortemente dell'andamento del ciclo economico sfavorevole».
Entrando nel dettaglio, la nota continua sostenedo che – nel periodo in esame si è registrata una contrazione del 6,1% (-455 milioni di euro) delle entrate dell'imposta sul consumo dei tabacchi determinato, in parte, alla flessione dei consumi causato dalla diffusione delle sigarette elettroniche. In progresso l'imposta di bollo che risulta in aumento del 26,9% (+1.336 milioni di euro), in conseguenza delle modifiche normative introdotte dall'articolo 19, commi 1-5, del decreto legge n. 201/2011.
Allo stesso tempo, per gli economisti del ministero - nonostante la recessione in atto - il gettito delle entrate tributarie dei primi otto mesi del 2013, è rimasto pressoché invariato rispetto allo stesso periodo del 2012: «le entrate tributarie erariali registrate nel periodo gennaio-agosto 2013, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 267.964 milioni di euro (-722 milioni di euro, pari a -0,3% rispetto allo stesso periodo del 2012)».
Come illustra il Mef nella sopraindicata nota, le imposte dirette hanno evidenziato un aumento complessivo del 2,4% (+3.467 milioni di euro) sul 2012. Invece, il gettito Irpef ha subito una flessione dello 0,7% (-753 milioni di euro) per effetto dell'andamento negativo dei «versamenti in autoliquidazione (-14,2%), delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore privato (-0,9%) e della ritenute sui redditi di lavoro autonomo (-5,8%). Risultano in crescita, invece, le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+3,2%). L'Ires presenta una crescita del 7,5% (+1.317 milioni di euro)».
Per quanto concerne le imposte dirette, in evidente aumento – nel periodo considerato - il gettito derivante dall'imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale, per un importo pari a +17,9% (+1.087 milioni di euro), e quello relativo all'imposta sostitutiva sui redditi di capitale e sulle plusvalenze (+879 milioni di euro). Infine, è aumentato anche il gettito dell'imposta sostitutiva sul valore dell'attivo dei fondi pensione (+441 milioni di euro) e dell'imposta sostitutiva sulle riserve matematiche dei rami vita (+843 milioni di euro).
(Fonte: Il Sole 24 ore)
Rosy Merola [MORE]