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FIRENZE, 3 AGOSTO - La Polizia ha arrestato i presunti responsabili della bomba di Capodanno a Firenze, l’ordigno rudimentale che il 1 gennaio di quest’anno ferì gravemente Mario Vece (perse una mano e un occhi, ndr), artificiere di 39 anni, che si era avvicinato all’ordigno per disinnescarlo. I terroristi avevano legato la bomba alla saracinesca della libreria ‘Il Bargello’, il cui proprietario è simpatizzante di CasaPound. [MORE]
Altri tre anarchici sono stati arrestati per l'attentato del 21 aprile scorso a Rovezzano, quando una molotov fu lanciata contro una caserma dei carabinieri. Dopo mesi di indagini, proseguite senza sosta con intercettazioni, pedinamenti, ed esami tecnici e biologici delle tracce rilevate sul materiale trovato durante il sopralluogo dalla Polizia Scientifica, è arrivato il fermo dei sospettati. Secondo quanto si è appreso uno degli anarchici fermati per l’attentato di Capodanno è stato identificato grazie al Dna lasciato sull’ordigno. Secondo i reperti esaminati, si tratterebbe di colui che ha materialmente costruito l’ordigno.
L’operazione ha interessato le province di Firenze (6 fermi), Roma e Lecce. Le accuse a vario titolo nei confronti dei fermati sono di tentato omicidio, costruzione detenzione e porto in luogo pubblico di ordigno esplosivo e danneggiamento aggravato.
Contestualmente, 200 tra agenti e militari stanno eseguendo il sequestro preventivo e lo sgombero de ‘La Riottosa’, ritenuta la principale base del movimento anarchico cittadino, occupata 10 anni fa, nel capoluogo toscano. Due degli anarchici hanno cercato di sfuggire alle forze dell’ordine salendo insieme ad altri sul tetto di un edificio occupato, ma sono stati prontamente fermati.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine controradio.it)