Finta multa per il pezzotto: truffa da 5.000 euro con logo AgCom e call center fantasma


Truffa del pezzotto, la nuova frontiera dell’inganno: finte multe da 5.000 euro a nome dell’AgCom
ROMA – Le truffe digitali non conoscono limiti, e l’ultima trovata dei pirati informatici è tra le più subdole: una falsa sanzione per l’utilizzo del “pezzotto” – i dispositivi illegali per vedere contenuti a pagamento – accompagnata da un finto avviso dell’AgCom e da un call center fasullo che spiega come pagare.
Negli ultimi giorni, migliaia di cittadini italiani stanno ricevendo email che sembrano provenire dal Garante per le Comunicazioni. Nella comunicazione si contesta l’uso di decoder non autorizzati per la visione di partite, film e serie TV su piattaforme pirata, e si chiede il pagamento di una presunta multa fino a 5.000 euro.
A rendere la truffa ancora più credibile è l’utilizzo abusivo del logo ufficiale dell’AgCom e di un linguaggio tecnico-legale studiato per intimorire le vittime. In alcuni casi, i truffatori arrivano addirittura a chiamare telefonicamente gli utenti, fingendosi funzionari, per spiegare tempi e modalità del presunto pagamento.
Ma la legge parla chiaro: l’AgCom non è l’ente preposto all’erogazione di sanzioni per pirateria audiovisiva. In Italia, le multe relative all’uso del pezzotto competono esclusivamente alla Guardia di Finanza, che agisce previa indagine e con notifica ufficiale, mai via email o telefono.
Oltre al danno economico, l’obiettivo dei criminali è spesso l’accesso ai dati personali e bancari. Una truffa a doppio taglio: soldi sottratti e identità compromessa.
Come proteggersi?
- Diffida dalle email che chiedono pagamenti immediati, specie se riguardano presunte sanzioni.
- Non fornire mai dati bancari o personali per telefono.
- Controlla sempre il dominio email del mittente: quelli istituzionali terminano con “.gov.it”.
- In caso di dubbio, contatta direttamente l’AgCom o rivolgiti alle Forze dell’Ordine.
Il fenomeno del pezzotto è sotto stretta osservazione da parte delle autorità italiane. Ma mentre lo Stato lotta contro la pirateria digitale, i truffatori digitali cavalcano la paura per colpire gli utenti più fragili o meno informati. Serve quindi attenzione, ma soprattutto informazione, per non cadere nelle trappole del web.
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti? Iscriviti al nostro canale WhatsApp InfoOggi e ricevi in tempo reale gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone! Clicca qui per unirti