Fini dopo l'ultimatum di Berlusconi: comincia il grattacapo per un sì o per un no al Governo

ROMA - Qualche minuto fa Fini e i suoi in via del Seminario a Roma, in sede di FareFuturo, comincia a mettere in piano la nuova strategia di risposta all’ultimatum che Berlusconi gli ha posto. Entro domenica Fini deve comunicare se vuol far parte o meno del timone berlusconiano perché, altrimenti, si andrà alle urne.

Per Fini comincia un grattacapo lungo un weekend, perché ora come ora la rumba dell’incertezza non viene più consentita dal premier, alquanto seccato dal dissidio dell’ex fido Gianfranco.[MORE]

La riunione di direzione del Pdl scoprirà quindi le carte domenica mattina. Adolfo Urso, coordinatore nazionale del Fli, ha appena preconizzato un progetto diverso, di ampio respiro, che venga –dice- attuato con un “colpo d’ala”. Bisogna capire se il colpo d’ala cui fa riferimento sia per fuggire e dichiarare crisi di governo (che già c’è, solo, bisogna annunciarla sul serio) oppure per svolazzare ritornando nella gabbia di casa, con il Bossi fedele alleato nel patto di legislatura che presupporrà una nuova allenza di Centrodestra. Anche Benedetto Della Vedova sottolinea luci e ombre del discorso del premier: "Berlusconi ha riconosciuto una novita' importante nel centrodestra, ma il discorso e' stato debolissimo perche' non c'è stata la presa d'atto della crisi economica e della debolezza del governo.

Ora dobbiamo discutere per capire quale sia la risposta giusta. Nel frattempo, il Ministro Tremonti ha appena dichiarato di modificare la Legge di Stabilità dopo l’incidente di percorso di ieri in Commissione Bilancio che tanto piace ai vertici di Futuro e Libertà. Non resta quindi, che attendere cosa sarà deciso nel bungalow di FareFuturo. L’alba di un divorzio irreversibile?

In foto, il presidente della Camera, Gianfranco Fini da fonte http://infosannio.files.wordpress.com/2010/08/fini.jpg?w=300&h=223