Fico contro Salvini: i migranti sulla Diciotti "devono poter sbarcare"
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CATANIA, 22 AGOSTO - Il Presidente della Camera, Roberto Fico, interviene sulla vicenda dei migranti a bordo della Diciotti, nel porto di Catania, dividendo la maggioranza.[MORE]
Infatti, mentre il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, prima di far sbarcare i migranti vuole avere la certezza che non rimangano tutti in Italia ma vengano suddivisi tra 27 paesi dell’Unione Europea, Fico ha scritto su un twitter: “La giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone - tra cui alcuni minori non accompagnati - devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella UE”.
La linea di Salvini sta subendo attacchi da più fronti. La Procura per i minorenni di Catania tramite delle lettere spedite al Ministero dell’Interno, a quello delle Infrastrutture, al Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e al Prefetto, ha chiesto che "i minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare" dalla nave Diciotti. Sul pattugliatore infatti ci sarebbero anche 29 minori non accompagnati.
Anche il garante nazionale ha scritto una lettera al Ministero dell’Interno: "Le persone a bordo della nave si trovano in una condizione di privazione della libertà di fatto: senza la possibilità di libero sbarco e senza che tale impossibilità di movimento sia supportata da alcun provvedimento che definisca giuridicamente il loro stato. Ciò potrebbe configurarsi come violazione dell'articolo 13 della costituzione e dell'articolo 5 della convenzione europea dei diritti dell'uomo (Cedu)"
Medici Senza Frontiere è intervenuta sulla vicenda con un twitt: “Il nostro team è in attesa di fornire primo soccorso psicologico alle persone soccorse dalla nave Diciotti della guardiacostiera da giorni in mare. Chiediamo alle autorità italiane di autorizzare subito il loro sbarco e fare in modo che accedano alle cure di cui hanno bisogno”.
Continua la polemica Saviano-Salvini. Ieri lo scrittore aveva scritto su twitter: “Il Governo tiene in ostaggio 177 esseri umani. La Diciotti, che da 5 giorni non può sbarcare chi è a bordo per ordine del ministero degli Interni, rappresenta un caso gravissimo e illegale di sequestro di persona plurimo “di Stato””. Il Ministro dell’Interno aveva risposto: "Finisce l'estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no". Oggi Saviano ha rincarato la dose: “Se esistono ancora parlamentari degni di questo nome (anche del M5S, nonostante la ributtante sudditanza a Salvini sul tema), vadano a Catania e salgano sulla Diciotti per testimoniare cosa sta accadendo. Vedranno la generosità della Guardia Costiera e l’infamia di questo Governo”.
Nel frattempo da Bruxelles Tove Ernst, portavoce della Commissione Europea per la Migrazione ha assicurato: "Continuiamo a lavorare, in modo tale che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Per la Commissione europea questa è prima di tutto un imperativo umanitario".
Il governo maltese, per mezzo del Ministro degli Interni, Michael Ferrugia, ha replicato alle parole di Salvini, che ieri aveva accusato La Valletta di non rispetare gli impegni: "Le autorità maltesi si sono messe in contatto con quelle italiane per onorare quanto prima gli impegni presi. Tuttavia, le autorità italiane non hanno fornito alcuna procedura tangibile da seguire per Malta. Dall’altro lato, sfortunatamente, l'Italia non ha ancora onorato i suoi impegni sul meccanismo di redistribuzione che è stato avviato da Malta in relazione ai migranti sbarcati a Malta a bordo della MV Lifeline il 27 giugno, nonostante gli sforzi delle autorità maltesi per completare questo processo. Malta ha sempre partecipato ai meccanismi di solidarietà ed è stata il primo Stato membro dell’Unione europea a rispettare i suoi impegni a proposito del meccanismo di solidarietà della Commissione europea in relazione a Italia e Grecia".
Arrivano cattive notizie sul fronte dei rimpatri. Muhammad Sayala, Ministro degli Esteri del governo di accordo nazionale della Libia, ha dichiarato, secondo l’agenzia locale Lana, che il suo paese "rifiuterà qualsiasi iniziativa per il rimpatrio di migranti illegali verso il suo territorio. La Libia non accetterà in nessun modo quel che viene detto in alcuni notiziari circa il rimpatrio di migranti illegali verso i paesi del nordafrica da cui sono venuti".
Fonte immagine: ilfattoquotidiano.it
Fabio Di Paolo