Fi, Bianconi: «Berlusconi prenditi la new wave e vattene per conto tuo»
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ROMA, 23 NOVEMBRE 2014 - «Presidente Berlusconi, le vogliamo bene, ma per il bene di tutti prenda Doris, gli amici del Patto, i volti nuovi, i selezionatori, quelli che si autodefiniscono “fedelissimi” anche adesso che è sfumata l’ipotesi di una candidatura, e vada a fare il suo nuovo partito lasciando a noi, immeritevoli, ingrati, che osiamo pensare e rispettare gli elettori, il compito di tentare con Forza Italia finalmente all’opposizione, il riscatto e la rinascita del centrodestra».
Queste le parole di Maurizio Bianconi, ex tesoriere di Forza Italia, all’indomani dell’evento organizzato da Silvio Berlusconi a Villa Gernetto, assieme a quelle che dovrebbero essere le “nuove leve” forziste. Un incontro utile, per l’appunto, a selezionare e catechizzare gli anti-Renzi dei prossimi anni. Ma questa “Primavera azzurra” come è stata definita dai presenti a Villa Gernetto, non è stata di certo gradita dalla “vecchia guardia” del partito che con Bianconi ha trovato espressione.
«il presidente Berlusconi - continua Bianconi - addottora i volti nuovi selezionati da esperte volpi della politica, dotate del sesto senso che conta, Toti, Calabria, Cattaneo, peraltro persone degnissime, e dichiara che nel partito rifondato loro saranno gli eletti, essendo fra l'altro insoddisfatto dei suoi parlamentari, alcuni dei quali osano aver in mente le promesse elettorali. In più - aggiunge - il giorno precedente il presidente ha confermato l'appoggio al Senato della vergogna, pietra tombale della democrazia in Italia».[MORE]
Dunque, un attacco dal duplice aspetto quello che l'ex tesoriere Bianconi rivolge a Berlusconi, considerato che non critica soltanto al leader di Forza Italia la gestione del partito ma anche le scelte politiche fatte in Parlamento. Infine, l'ultima stoccata Bianconi la riserva a riguardo delle elezioni regionali in Emilia e Calabria: «Tutto - spiega - a 48/24 ore da elezioni, quasi a danneggiare ancor di più un partito già provato da errori ripetuti, patti vari, interessi estranei, comportamenti ondivaghi, faide locali, dirigenti territoriali impresentabili, assenza di linea politica coerente, assaltato da destra e da sinistra». Insomma, in casa Forza Italia più che "primavera", sembra un rigido inverno.
(Immagine da twitter.com)
Giovanni Maria Elia