Berlusconi, povertà, migranti e fisco nei primi 100 giorni
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Berlusconi, povertà, migranti e fisco nei primi 100 giorni. In molti hanno provato a distruggermi ma sono ancora qui.
ROMA, 31 DICEMBRE - Se alle elezioni vincerà il centrodestra, il giorno dopo il voto "il primo partito della coalizione, che saremo noi, si insedierà al governo e realizzeremo le parti più urgenti del nostro programma: lotta alla povertà, controllo dell'immigrazione, abbattimento delle tasse. Come programma per i primi cento giorni non è male, mi pare". [MORE]
Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Giornale. In merito alla selezione della classe dirigente, "Grillo ha portato in Parlamento persone che prima di fare politica non avevano mai fatto nulla. Ora sono diventati dei veri professionisti della politica perché vivono esclusivamente dell'emolumento parlamentare. Questo vale proprio in particolare per il loro candidato premier", dichiara Berlusconi.
"Noi invece stiamo selezionando persone che non hanno mai fatto politica, ma che nel lavoro, nelle professioni, nell'impresa, nella cultura, nel volontariato siano vere e proprie eccellenze che abbiano dimostrato con i fatti non soltanto, ovviamente, assoluta onestà e capacità, ma anche di saper portare a casa dei risultati concreti e significativi".
Sull'astensione, "ogni cittadino che non va a votare è un fallimento della democrazia. I motivi di insoddisfazione verso la politica sono tanti e più che legittimi, ma il non voto, come pure il voto di pura protesta, non li risolve, anzi li aggrava", dice Berlusconi. "Sono in campo per convincere gli italiani e per restituire a tutti un po' di speranza. A distruggermi – aggiunge – ci hanno provato in molti, molte volte, ma sono ancora qui più motivato e determinato che mai".