Economia

Ferrovie dello Stato, dimissioni dell'intero Cda

MILANO 26 NOVEMBRE 2015 Dimissioni in blocco per i vertici di Ferrovie dello Stato. Questo l’esito del Cda mattutino, cui consegue l’azzeramento dei vertici. A dimettersi anche presidente ed amministratore delegato, Marcello Messori e Michele Mario Elia. [MORE]

Una decisione peraltro attesa, considerata la spinta invocata dal Governo sul processo di privatizzazione del settore ferroviario, in primis dal premier Matteo Renzi. Prosegue così il piano, che per Ferrovie sarà portato avanti da un nuovo gruppo dirigente. La nota del gruppo Fs, di circa trenta minuti fa, ha annunciato, oltre alle dimissioni, una nuova assemblea pronta ad eleggere i nuovi membri del Cda.

L’obiettivo, sulla scia di Poste e Enav, è l’ingresso in borsa di Ferrovie dello Stato. I tempi paiono anche piuttosto brevi: si punta la seconda metà del 2016. L’apertura di Ferrovie ai privati si attesta attorno al 40 % del capitale, come deciso a novembre dal Governo, per un valore di crica 45 miliardi. «Ma la rete resterà pubblica» tranquillizza il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.

La vendita riguarderebbe dunque, in via principale, i servizi sul mercato più che quelli relativi alla rete. In attesa di seguire l’andamento di tale processo, sul quale già piovono le prime critiche dalla politica, è in attivo il wifi gratuito all’interno delle prime stazioni italiane: da quelle di Roma (Termini, Tiburtina), Milano Centrale, Torino Porta Nuova. L’estensione è prossima anche per altre 14 stazioni.

foto da: trenitalia.com

Cosimo Cataleta