Femminicidio a Palermo, strangola la moglie e chiama la Polizia: “Venite, l’ho uccisa”
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PALERMO, 17 APRILE – Femminicidio a Palermo, in un’abitazione del quartiere Zisa. Un cinquantaquattrenne di origini tunisine ma residente da diversi anni nel capoluogo siciliano, dove svolge la professione di cuoco, nella tarda mattinata di oggi ha ucciso la moglie e poi ha chiamato la Polizia per costituirsi.
La vittima, un’italiana di 53 anni, era spostata in seconde nozze con l’uomo e con lui aveva due figlie. Da una prima ricostruzione, l’omicidio sarebbe avvenuto per strangolamento al culmine di un acceso diverbio. Sulla scena del crimine sono accorse diverse pattuglie della polizia di stato. Nell’abitazione teatro dell’uxoricidio insieme alla Polizia è arrivata anche un’ambulanza, ma ogni tentativo condotto dagli operatori del 118 per rianimare la cinquantatreenne è risultato vano. Non è stato possibile fare altro se non dichiararne il decesso.
L’appartamento è sotto sequestro e al suo interno la Polizia, il medico legale e la Scientifica stanno eseguendo gli accertamenti urgenti e irripetibili. Presente anche il pubblico ministero, che probabilmente nelle prossime ore disporrà che venga effettuata l’autopsia sul cadavere della vittima.
Il reo confesso è in stato di fermo ed è stato accompagnato dagli agenti presso la Questura di Palermo per essere interrogato dagli inquirenti.
Luigi Cacciatori