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Molti sognavano una finale tutta sudamericana Argentina-Brasile, due paesi rivali da sempre e non solo a livello calcistico.
Affascinante sarebbe stata la sfida tra la squadra più blasonata e rappresentativa del mondo e la squadra che fa giocare il calciatore più forte del mondo, allenato da chi fu, con Pelè, il giocatore più tecnico e bravo di tutti i tempi.
Il Brasile ritorna a casa e si cerca subito un capro espiatorio. Potrebbe essere Dunga, ma è Felipe Melo.[MORE]
Melo ha una macchia pesantissima, oltre ad aver provocato, in collaborazione con il portiere Julio Cesar, il goal del pareggio dell'Olanda, ha perso la testa, facendosi espellere per un pestone su un avversario. Lasciare i compagni di squadra con un uomo in meno a 20 minuti dalla fine della partita non è cosa buona e giusta.
Però bisogna ammettere che il Brasile non ha entusiasmato a pieno. Deliziosi i guizzi di Robinho, difesa solida, tratti di calcio finissimo, ma, specialmente ieri, non ha creato grandi occasioni da goal. Kakà ha svolto il compitino, per tutto il mondiale, senza mai strabiliare, 'o fabuloso ieri è stato in ombra. Ed il secondo tempo ha visto gli olandesi girare palla alla brasiliana.
Ora però la voce di popolo indica in Melo la mela marcia che dice così:'Ora sono triste, e non ho parole. Ma di quel che dice la gente non mi frega nulla': e' lo sfogo di Felipe Melo. 'Non mi frega se la gente viene allo stadio e grida contro di me - ha aggiunto il centrocampista della Selecao e della Juventus -. Chi sa di calcio sa quel che valgo. Ora ci vorra' qualche giorno per smaltire la delusione, poi sono felice di tornare alla Juve'.