Felice Sità: Qualcuno fermi la Dirigente scolastica dell'I.C. Mater Domini
Politica Calabria

Felice Sità: Qualcuno fermi la Dirigente scolastica dell'I.C. Mater Domini

mercoledì 4 maggio, 2011

Riceviamo e pubblichiamo
Catanzaro, 4 mag. 2011 - Qualcuno la fermi. Qualcuno arresti il delirio di onnipotenza che pervade la Dirigente scolastica dell’I.C. Mater Domini che, con i suoi comportamenti, sta sgretolando non solo le storiche scuole del comprensorio di Gagliano ma mette a serio rischio la credibilità della Istituzione Scuola e degli organismi (U.S.R.) preposti al controllo della stessa. [MORE]

Facendomi portavoce di gran parte del personale docente, non docente e genitori, ho provveduto da oltre un mese a sottoporre all’attenzione dell’U.S.R. la situazione di estremo disagio che si vive all’interno dell’I.C. Mater Domini segnalando fatti ed iniquità che offendono la dignità degli operatori scolastici mettendo in pericolo il processo di apprendimento ed educativo dei primari utilizzatori della scuola: i bambini. Nella scuola, affermano gli operatori, non esistono più le condizioni indispensabili per svolgere serenamente il proprio lavoro.

Denunciano continue violazioni al C.C.N.L. ed alla contrattazione decentrata, come nel caso degli incarichi specifici, leggasi remunerazione aggiuntiva, che vengono attribuiti dal Dirigente nell’ambito dei profili professionali. Questi, per la loro assurdità ed illogicità, appaiono punitivi per alcuni ed esageratamente benevoli per altri. Il Collegio dei Docenti, per le insegnanti, rappresenta l’emblema del disagio che si vive nella scuola. Infatti, quello che dovrebbe essere un organismo deliberante, luogo di confronto dove si cura la programmazione, l'azione educativa dei ragazzi e si formulano proposte al Dirigente, è divenuto, nel tempo, luogo d’intimidazione e repressione di ogni pensiero espresso, che non collima con quello del Dirigente. Vi è assenza di dialogo e manca un sereno e civile confronto.

Spesso, per troncare uno scambio di idee, il Dirigente ama affermare: “il Ministro Brunetta mi ha dato pieni poteri e quindi comando io e si fa come dico io”. Le repressioni si configurano, altresì, mettendo in atto una serie di addebiti disciplinari non solo inesistenti ma in palese violazione di ogni norma, di ogni legge, comminando punizioni sproporzionate, su contestazioni tutte da provare e verificare,. Ne consegue un clima, all’interno della scuola, di stato di polizia dove ognuno si sente controllato, spiato con il chiaro fine di reprimere ogni tentativo di presunta insubordinazione. I genitori, per la propria parte, rappresentano tutta l’amarezza e lo sdegno per questa assurda situazione che vede sì coinvolti il personale docente e A.T.A. ma che inevitabilmente si ripercuote sui loro figli.

Gli stessi denunciano una totale assenza di rapporti con la dirigenza che non consente alcun dialogo visto che non vengono nemmeno ricevuti. Ne consegue, la impossibilità a perseguire quel progetto educativo che dovrebbe vedere coinvolti, ognuno per la propria parte ma in sinergia, genitori e scuola. Ebbene, i fatti denunciati, portati a conoscenza dell’U.S.R., che hanno interessato la stampa locale, non sono stati minimamente smentiti, né in punto di fatto, né in punto di diritto, dalla Dirigente. La stessa, non solo li ha totalmente ignorati ma ha continuato e sta continuando, con eccessiva arroganza, a perpetuare atteggiamenti e comportamenti da gulag. L’U.S.R., intervenga, non si renda complice di tali condotte che potrebbero avere rilevanza penale. Se, per caso godesse di alte protezioni, mi sento di dire che non si rende un buon servizio alla collettività ma principalmente agli alunni. Sarebbe altresì grave se, nonostante gli organismi di controllo siano a conoscenza di informative non lusinghiere riguardanti la Dirigente in questione, arrivassero ad interessarsi del caso in netto ritardo.

Il Presidente della 1^ Circoscrizione Felice Sità
 


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