Fazio: la Rai ha paura della verità. A rischio il programma con Saviano, no a Benigni ospite
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ROMA – Guerra aperta alla Rai, tutti contro tutti. Dopo Santoro e Report, adesso è Fabio Fazio a lamentare attacchi contro il programma condotto con Roberto Saviano, che dovrebbe, e a questo punto il condizionale è d’obbligo, andare in onda l’8 novembre in prima serata.
Fazio lancia un duro attacco alla Rai e minaccia: "Così il programma non può andare in onda".
Spiega il presentatore che non sono ancora stati firmati i contratti per gli ospiti della prima puntata: Antonio Albanese, Paolo Rossi e Roberto Benigni.[MORE]
Il premio oscar è abituato da lungo tempo all’ostracismo in Rai, famosa ormai la sua barzelletta sui socialisti che l’allontanò dalla televisione pubblica per molto tempo.
Spiega Fazio che questa situazione non è una questione economica visto che Benigni ha accettato tutte le condizioni imposte dalla Rai ed ha abbassato di molto il suo abituale compenso.
“Evidentemente- afferma Fazio-è un momento in cui la tv non può permettersi di raccontare la realtà, a tre settimane dal via praticamente non ha il contratto nessuno. E per di più oggi abbiamo saputo da Raitre che son stati rimandati indietro contratti sui quali erano già stati presi accordi. Ora basta".
Infine Fazio precisa: "Lo abbiamo già detto prima dell'estate: i programmi o si fanno bene o non si fanno, le vie di mezzo non esistono. Ci siamo messi a lavorare e abbiamo raccontato per filo e per segno all'azienda la trasmissione, nella quale Saviano avrebbe voluto parlare di mafia e politica, di emergenza rifiuti, di carceri, di ricostruzione all'Aquila, di delegittimazione e macchina del fango. Capisco che sono argomenti che fanno paura".
Adriano Celentano è intervenuto sul caso in un articolo sul Corriere della Sera: tra "le tante cose non buone, uno dei segni, forse il più inquietante di tutti, è quello del ‘DITTATORE generale della Raì Mauro Masi".
Dunque, ha spiegato, "anch’io, associandomi a Santoro, chiedo al DITTATORE generale della Rai non solo di non punire la trasmissione Annozero al posto di Santoro, ma soprattutto se può farci il favore di dare subito le dimissioni".