Fattura elettronica per regime forfettario: cosa sapere
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Stai per aprire la partita Iva ed intendi avere maggiori informazioni inerenti alla fattura elettronica e al regime forfettario? In questo articolo approfondiremo l'argomento.
Quando si decide di avviare un’attività di impresa oppure di lavoro autonomo sono tanti i dubbi su quanto sia obbligatorio per lavorare in modo professionale. Prima di concordare un appuntamento con un Dottore Commercialista sono numerosi i soggetti che cercano informazioni online.
La scelta del regime fiscale dipende dalla tipologia di attività svolta e dalla struttura del business. In questo articolo parleremo del regime forfettario.
Cos'è il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale che riguarda le persone fisiche che svolgono attività professionali e che quindi sono possessori di partita IVA. Tale tipologia di regime permette di godere sia di semplificazioni fiscali che contabili ed è nata per sostituire il Regime dei Minimi. Questo regime è stato introdotto dalla legge di Stabilità del 2015 190/2014 e rivisto con la legge di Stabilità del 2016 208/2015.
Requisiti per accedere al regime forfettario
Per poter accedere a tale tipo di regime i contribuenti devono rispettare i seguenti requisiti:
- Non aver percepito compensi oppure ricavi superiori a 65.000 euro. Nel caso in cui il contribuente esercita più attività con codici ATECO e quindi ottiene compensi da ognuno di essi, deve comunque rispettare la somma totale di 65.000 euro.
- Non aver sostenuto spese per un valore superiore a 20.000 euro (cifra lorda) per un lavoro dipendente oppure per compensi a collaboratori.
Fattura elettronica per regime forfettario
La fattura elettronica è la versione digitale della precedente fattura cartacea. Essa viene redatta e conservata in appositi software nel formato XML. Ogni singolo movimento effettuato viene registrato sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Dopo averla compilata, la fattura viene inviata al Sistema SDI - Sistema di Interscambio. Per poter procedere con l'invio è necessario il codice destinatario e chi non possiede partita IVA bisogna indicare la PEC.
La fattura elettronica per regime forfettario non è obbligatoria, ma risulta comunque utile averla.
Perché ai regimi forfettari conviene adottare la fatturazione elettronica?
Anche se questo regime comporta numerose agevolazioni e semplificazioni, il professionista potrebbe avere bisogno di servizi indicati che possano supportarlo nella gestione del business. Tali software sono validi soprattutto per chi emette un gran numero di fatture.
Un altro vantaggio è quello di dire addio alle fatture cartacee.
Come compilare la fattura elettronica regime forfettario
Per poter compilare la fattura elettronica a regime forfettario, il professionista deve indicare in fattura i seguenti dati:
- Dati anagrafici del mittente: e quindi nome e cognome, la ragione sociale, l’indirizzo, la partita Iva e il codice unico oppure pec;
- Dati anagrafici del destinatario: e quindi il nome e il cognome oppure la ragione sociale, l’indirizzo, la partita Iva/codice fiscale e il codice destinatario;
- La quantità dei beni o dei servizi venduti;
- Articolo 21 del D.P.R. n° 633/1972;
- Dicitura del bollo da 2 euro: tale bollo è obbligatorio solo per importi superiori al valore di 77,47 euro.
- Contributo INPS 4%