Fassino si schiera a favore delle nozze gay. Le associazioni approvano: "Renzi deve rispondere"
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TORINO, 10 OTTOBRE 2014 - A opporsi ad Alfano, che vieta la trascrizione nei registri italiani dei matrimoni omosessuali celebrati negli altri paesi, c'è anche Piero Fassino, dal 2013 presidente dell'Anci e convinto sostenitore dei diritti per i gay.
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"Mi auguro che il governo voglia assumere iniziative che consentano di favorire in tempi rapidi l'adozione da parte del Parlamento di soluzioni legislative adeguate", scrive il sindaco di Torino a Renzi, invitandolo a una risposta – un "incontro urgente" – da parte del Governo. "Il tema", infatti, è "troppo delicato per essere lasciato al caso per caso". Occorrono leggi. E ad appoggiare Fassino, oltre che il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ("Oggi pomeriggio ho firmato personalmente, in qualità di ufficiale di Stato Civile, la trascrizione di sette matrimoni tra persone dello stesso sesso che si sono celebrati all'estero") e all'assessore delle Pari Opportunità Ilda Curti ("Se dovessero arrivare due tedeschi che hanno contratto il matrimonio all'estero e che chiedono la residenza qui perché dovremmo rifiutarci e negare loro il diritto a essere coniugi?"), ci sono le numerose associazioni per i diritti della comunità italiana GLBT.
Un esempio è il Torino Pride, che nella giornata di ieri ha dimostrato solidarietà per il presidente dell'Arcigay, Flavio Romani, pesantemente attaccato da Gianluca Buonanno, leghista: "se sei frocio rimani frocio, non è un problema mio. Coglione". Una frase così sentita che non desta più scalpore: l'intolleranza verso gli omosessuali sembra essere un problema ancora radicato nella cultura nazionale, e da manifesto c'è, tra le altre cose, le reazioni poco tolleranti di un uomo che è anche europarlamentare.
Fonte immagine: tg24.sky.it
Elisa David