Fase 2: l'ira dei commercianti, il 4 maggio tutti in piazza, manifestazioni e flash-mob
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ROMA, 29 APR - Il nuovo provvedimento del governo sulla fase 2 non ha soddisfatto le richieste dei commercianti che, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, fanno sentire la loro voce, dicendosi pronti a scendere in piazza per chiedere al premier Giuseppe Conte di anticipare le date di apertura degli esercizi pubblici.
La Confcommercio Toscana chiama a raccolta gli iscritti per il 4 maggio per chiedere un anticipo "di sole due settimane" dei negozi al dettaglio e degli esercizi pubblici. "La necessità di una mobilitazione generale per quel giorno è fortemente sentita da tutti gli imprenditori toscani - spiega la presidente di Confcommercio Toscana, Anna Lapini -, ma anche da privati cittadini che in queste ore ci stanno manifestando la loro piena solidarietà".
Pronti a "proteste eclatanti" anche gli imprenditori umbri, secondo i quali il nuovo Dpcm "è irragionevole e produrrà danni gravissimi ad una economia già debole". In Friuli Venezia Giulia, la Confcommercio ha lanciato una petizione online per chiedere al governatore, Massimiliano Fedriga, di "far valere a Roma le ragioni di un territorio che può e deve poter riaprire le imprese del terziario prima delle date fissate dal Governo".
I commercianti del Lazio parlano di "una condanna a morte per migliaia di imprese", mentre in Trentino si teme una "crisi irreversibile".
La Confcommercio di Udine ha lanciato per domani, alle 12, un flash mob su Facebook che potrebbe essere l'ultimo avvertimento al governo prima di una manifestazione di piazza.