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ROMA – Durissimo attacco del giornale cattolico Famiglia Cristiana contro il premier ed il cosiddetto “Berlusconismo”.
Oggi in un editoriale a firma di Beppe Del Colle, il famoso settimanale dei paolini “spara” contro la politica del governo, presieduto da Silvio Berlusconi, il quale viene accusato di “dimezzare la Costituzione” e di avere la tendenza a eliminare chi dissente dalla sua politica da “monarca assoluto”.[MORE]
Nell’editoriale si accusa anche la corrente politica del Berlusconismo di aver “spaccato in due” i cattolici, infatti Del Colle sostiene: "La discesa in campo di Berlusconi ha avuto come risultato quello che nessun politico nel mezzo secolo precedente aveva mai sperato, e cioè spaccare in due il voto cattolico" e ancora: "se promette alla Chiesa di appassionarsi all’embrione e a tutto il resto, con la vita quotidiana degli altri non ha esitazioni: "il metodo Boffo" è fatto apposta”.
L’editorialista si riferisce alla vicenda dell’ormai ex direttore di Avvenire che fu travolto da uno scandalo, ancora dai risvolti poco chiari, per il sol fatto di dissentire dalla politica del Premier.
Reazioni - La risposta del Pdl alle parole del settimanale non si è fatta attendere ed è stata ancora più dura del giornalista.
Infatti Bondi parla di una “deriva della Chiesa di unilateralità politica”, ma la reazione più aspra proviene dal Sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, che accusa il settimanale di “pornografia politica”.
Anche Farefuturo attacca Berlusconi - Subito dopo Famiglia Cristiana, è stata la volta di Farefuturo, l’associazione vicina a Gianfranco Fini, che in un altro editoriale a firma di Federico Brusadelli, evidenzia come la “politica liberale” del governo sia morta nel momento in cui ha preso il volto di Gheddafi e Putin come interlocutori privilegiati di Berlusconi.