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MESSINA, 20 MAGGIO 2014 - Nessuna meraviglia se la tredicesima edizione del Grande Fratello non ha ottenuto l'audience sperato: un social network come Facebook permette alla gente comune di essere loro stessi i protagonisti del reality. L'ausilio delle foto e dei video pone l'esistenza di alcuni individui alla mercé di una marea di curiosi: familiari, affini, amici, conoscenti, colleghi, vicini di casa e orde di pettegoli. Taluni sembrano impersonare con facilità il ruolo di protagonisti: esistono coppie di persone comuni che espongono la loro storia d'amore, con tutti gli alti e bassi che una relazione implica, alla pubblica gogna.[MORE]
Poco importa dei commenti ironici ricevuti o ancora peggio dell'opinione celata dei lettori, ciò che conta è condividere a qualunque costo. La gratificazione sarà rappresentata dall'aumento di popolarità. Provate a immaginare una donna chiedere pubblicamente perdono al proprio compagno per averlo tradito (e viceversa): quali conseguenze sociali potrebbero materializzarsi per il malcapitato/a di turno? Naturalmente non tutti si espongono apertamente, spesso sono utilizzate espressioni troncate e mezze parole; comunque sufficienti per dare il via al chiacchiericcio delle comari e dei compari.
Probabilmente la smania di protagonismo dell'italiano medio supera notevolmente il desiderio di preservare la propria privacy: apparire diviene oramai una necessità primaria al pari dell'alimentazione. Una pausa dal web rischierebbe di compromettere i loro delicati equilibri esistenziali, instaurando una pressante sensazione di vuoto. Personalmente credo sia un'inutile emorragia di riservatezza e ritengo opportuno lasciare che siano i vip a doversi sorbire il carico del gossip e dell'esposizione mediatica coatta.
Fabrizio Vinci [email protected]