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IMOLA, 1 MAGGIO 2014 – Sono già trascorsi vent'anni, ma per gli appassionati la memoria di quella tragica domenica del 1994 risuona ancora come un'eco, e così Imola è pronta a celebrare la scomparsa di Ayrton Senna proprio sulla pista in cui il tre volte campione del mondo ha perso la vita. Quattro giorni per riportare in vita il mito di quel ragazzo brasiliano dal sorriso triste, i cui sogni si sono spenti in un tragico incidente, proprio mentre il suo più grande sogno lo stava vivendo.[MORE]
La sua rivalità con un altro campione, Alain Prost, e la sua grande fede in Dio e nella vita lo fecero divenire un idolo per milioni di persone in tutto il mondo. Le stesse persone che il 1° maggio 1994 rimasero paralizzate quando alle 14:17 hanno visto la sua Williams scaraventarsi contro un muretto alla curva del Tamburello, e che pregarono per la sua vita mentre osservavano i vani tentativi di rianimazione dei soccorsi. Le stesse che quattro giorni dopo, il 5 maggio, giunsero in Brasile da ogni parte del mondo per celebrare quelli che verranno ricordati come i funerali più “affollati” della storia.
E a San Paulo a salutare Ayrton c'erano anche molti dei suoi colleghi delle monoposto, e tanti affolleranno l'Autodromo proprio in questi giorni, da oggi fino al quattro maggio. Sarà presente la Ferrari, con Alonso e Raikkonen accompagnati dall'intera scuderia, collaudatori compresi. Ci sarà Gherard Bergher, il migliore amico di Senna, Riccardo Patrese e Jarno Trulli. Mancherà Jean Todt, che di Senna fu grande ammiratore e rivelò di avere intenzione di portarlo in Ferrari già nel 1995. La madrina della quattro giorni di festa sarà invece la nipote del campione, Paula Senna Lalli.
Il “Tribute”, iniziato già ieri sera con la celebrazione sulla pit lane alle ore 18:30 della Messa in onore di Senna e Ratzenberger (il pilota austriaco che perse la vita in quello stesso week-end durante le qualifiche del sabato, il 30 aprile ndr), sarà aperto nell'arco dei quattro giorni a tutti gli appassionati e non. Si potranno fare giri di pista con la propria auto, moto o in bici, partecipare a gare di kart e ciclistiche, utilizzare simulatori di guida, modellini radiocomandati e kart elettrici all'interno del paddock, e ammirare splendide opere d'arte e cimeli appartenenti alla storia del pilota brasiliano. Inoltre, le più grandi case automobilistiche, i maggiori team di formula 1, piloti e tecnici di ieri e oggi, giornalisti e televisioni saranno presenti per testimoniare come da quel terribile giorno tutto sia cambiato: tutto, certo, tranne la memoria di Ayrton che continua a vivere nel cuore di tutti noi.
Stefania Putzu