Eurozona, inflazione scende allo 0,3%, ma l’euro perde quota
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BRUXELLES, 30 SETTEMBRE 2014 – Secondo la stima preliminare diffusa in data odierna dall’Ufficio statistico dell’Ue (Eurostat), nell'Eurozona a settembre il tasso di inflazione su base annuale si attesta a +0,3%, in calo rispetto allo 0,4% del mese di agosto: un risultato in linea con le attese ma ancora distante da quello che dalla Banca centrale europea (Bce) è considerato l’obiettivo ottimale, ovvero un tasso d’inflazione al di sotto del 2% per il medio termine.
L'indice «core» (sono esclusi da questa rilevazione energetici ed alimentari) si attesta invece al +0,7%: ciò ha determinato la scivolata della moneta unica (euro) sotto la soglia di 1,26 di dollari, sui minimi di due anni (dal settembre 2012).
Italia: prezzi al consumo e prezzi alla produzione dell’industria
L'Italia è ancora in deflazione: per l’Istat, si legge nella nota ufficiale, nel mese di settembre «l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente e dello 0,1% nei confronti di settembre 2013 (lo stesso valore rilevato ad agosto)»; mentre «l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali rimane invariato rispetto al mese precedente e diminuisce dell'1,7% rispetto ad agosto 2013».[MORE]
Disoccupazione
Riguardo al tasso di disoccupazione registrato nell’Eurozona, ad agosto era all'11,5%, stabile rispetto a luglio; la disoccupazione giovanile invece è al 23,3% (a luglio era al 23,2%).
Preceduta da Spagna (53,7%), e Grecia (51,5% a giugno 2014), l’Italia è al terzo posto nella classifica nera, ovvero quella con i tassi più bassi.
L’Istat conferma il nuovo record della disoccupazione giovanile in Italia, del 44.2% ad agosto.
Domenico Carelli
(Foto: todanoticia.com)