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Romania, 30 maggio 2012 In Italia spesso l’insofferenza nei confronti dei rom ( i cosiddetti “zingari”) si tramuta sempre più spesso in episodi di intolleranza, se non di aperta violenza. Ma il problema non è solo italiano.
Proprio nei giorni scorsi il giornale rumeno România Liberă ha così sintetizzato in un suo reportage le conclusioni di una ricerca dell’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea: “Le discriminazioni continuano”.
La ricerca si è svolta intervistando oltre ventimila persone condotte in Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna .
Ciò che è venuto fuori è che i rom vivono ancora in uno stato di esclusione sociale e di forte svantaggio rispetto al resto della popolazione. Più dell’80 per cento di essi vive a rischio povertà e meno di un terzo ha uno stipendio. [MORE]
Inoltre, solo il 40 per cento dei rom conosce le leggi che proibiscono la discriminazione delle minoranze etniche nell’assegnazione di un posto di lavoro. Numeri su cui riflettere.
Raffaele Basile
nella foto tratta da wikimedia commons, un gruppo di rom alla fine dell' '800