Esselunga, Caprotti lascia 75 milioni alla segretaria. Ai nipoti l'altro 50% dei suoi risparmi
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MILANO, 25 OTTOBRE 2016 - Bernardo Caprotti, storico patron di Esselunga deceduto lo scorso 30 settembre, ha lasciato circa 75 milioni di euro alla storica segretaria-assistente, Germana Chiodi, corrispondente alla metà dei sui risparmi. L'altro 50%, invece, sarà diviso tra i cinque nipoti, figli dei suoi fratelli. [MORE]
Esselunga, invece, viene donata per il 70% alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina Sylvia, mentre il restante 30% è diviso in parti ugualiagli altri due figli, Violetta e Guiseppe. Inoltre, Caprotti ha disposto che Esselunga non potrà mai essere venduta alle Coop.
L'azienda, che ha un fatturato di 76,3 miliardi, "è diventata attrattiva però è a rischio - spiega Caprotti nelle 15 pagine del suo testamento - E' troppo pesante condurla, pesantissimo possederla. Attenzione: privata, italiana, soggetta ad attacchi può diventare coop".
Diplomatico il commento del Ministro Poletti, interpellato sulla decisione: "Un cittadino, di ciò che è suo, fa quello che crede meglio e Caprotti del tutto legittimante ha deciso".
Secono gli analisti di Mediobanca, l'azienda di Caprotti ha registrato - negli ultimi 10 anni - una crescita del 46% del fatturato, +4,3% medio annuo, pari a 7,1 miliardi nel 2016, con utile netto cumulato di 2,2 miliardi di euro e imposte pagate per 1,3 miliardi. Nello stesso periodo, i punti vendita sono aumentati del 15% e sono ora pari a 152. con 21.930 dipendenti (+35%).
Daniele Basili
immagine da foodweb.it