Ernesto Alecci a margine della partecipazione al Festival del Sud di Vibo Valentia
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Sono stato felice di portare il mio contributo alla manifestazione “Il Festival del Sud – Valentia in festa” in programma in questi giorni a Vibo Valentia, presso la splendida location del Valentianum. Un evento davvero ben organizzato dall’Associazione Valentia che è riuscita a coinvolgere e convogliare a Vibo vari settori della nostra vita sociale, dando vita ad incontri molto interessanti. Obiettivo principale del festival del Sud è, infatti, quello di creare un valore aggiunto per il territorio, coinvolgendo la comunità, le attività produttive, gli operatori economici, la politica e le associazioni locali in una serie di tavole rotonde con temi molto attuali, che spesso valicano i confini regionali e nazionali. Il luogo ideale per confrontarsi e crescere attraverso le conoscenza e il dialogo tra relatori e con i numerosi cittadini presenti.
Quello che mi ha colpito maggiormente in maniera positiva, appena entrato all’interno del palazzo storico sede degli incontri, è stata la grande partecipazione di giovani di tutte le età. Tra le sale e i corridoi si percepiva un’enorme energia, un grande entusiasmo con centinaia di ragazze e ragazzi pronti a confrontarsi e scambiare idee e punti di vista, e mi ha fatto molto piacere che il mio intervento fosse programmato proprio all’interno del panel dal titolo “Elevare la voce: Giovani e cittadinanza”. Ai numerosi ragazzi presenti ho voluto, infatti, ribadire l’importanza di una partecipazione attiva all’interno delle loro comunità, la necessità di essere curiosi su quello che li circonda, ponendo e ponendosi domande, in modo da essere lo stimolo più importante per la classe dirigente. La rassegnazione non porta a nulla di buono.
I nostri ragazzi devono essere fautori e protagonisti del loro futuro, non possono delegare a pochi, in maniera acritica, la facoltà di tutte le scelte più importanti della loro vita. Ognuno di noi ha il diritto e il dovere di lottare per vedere realizzati i propri obiettivi e le proprie passioni. La “politica” nel senso più alto del termine deve ritornare ad essere protagonista nelle piazze, nelle strade, nei circoli, nelle famiglie. Solo in questo modo, chi ha la grande responsabilità di fare le leggi, in Consiglio Regionale o in Parlamento, potrà avere davvero la capacità di fare le scelte giuste, fornendo le risposte che i cittadini, ma soprattutto i più giovani, si aspettano dalla politica e da chi governa le nostre istituzioni. Sono sempre più convinto che la partecipazione attiva porti ad una società più equa e più giusta.