Cronaca

Emergenza rifiuti in Sicilia, Musumeci dichiara "situazione insostenibile"

PALERMO, 3 GENNAIO- Emergenza rifiuti in Sicilia tutte le discariche della parte Occidentale dell’isola sono prossime al collasso, in particolare quella di Bellolampo, in provincia di Palermo. Il presidente della regione Nello Musemeci, stamani in conferenza stampa ha dichiarato che se nulla dovesse cambiare entro settembre non ci sarà più un luogo dove smaltire i rifiuti in tutta la regione.

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Per questo motivo il presidente ha chiesto poteri straordinari almeno per “scongiurare il collasso di Bellolampo” e per andare a colpire i comuni che non portano avanti la raccolta differenziata. “Serve puntare sulla differenziata e noi siamo al 15%, mentre i piani regionali puntavano al 50%” così ha detto Musumeci ai giornalisti. In Sicilia solo 100 comuni su 390 hanno superato il 50% di differenziata e molti sono inadempienti su più fronti. La situazione si appresta a divenire insostenibile e nell’immediato è necessario trovare un luogo fuori dall’isola dove trasferire i rifiuti.

Il Presidente della regione ha richiesto un incontro con il presidente del consiglio Paolo Gentiloni per potere risolvere il problema del trasporto dei rifiuti e per ottenere la dichiarazione di emergenza ambientale.
“Faremo un bando internazionale per il trasporto dei rifiuti fuori dall'isola, utilizzando i porti di Palermo, Catania, e Augusta" ha spiegato Musumeci e ha poi aggiunto“si tratta di riformare la legge 9 del 2010 basta con 36 enti che mangiano denaro pubblico e non producono alcun risultato: la competenza per la gestione dei rifiuti deve andare alle province e la legge che attribuisce la competenza va fatta subito: il governo fra qualche settimana la presenterà e chiedo all'Ars che entro primavera la voti".

In questo modo il neo eletto Musumeci ha inserito un nuovo piano regionale rifiuti che comprende l’intensificarsi della differenziata sull’isola, nuove strutture per il compostaggio e incentivi per le imprese che utilizzano materiale riciclati e se la situazione lo richiederà si procederà anche con la costruzione di inceneritori.
Per quanto riguarda la nomina di un assessore ai rifiuti, in seguito alle dimissione di Vincenzo Figuccia (Udc), il presidente ha spiegato che non ha nessuna premura di nominarlo in quanto “con o senza, intendo seguire la questione finché non si esce dall’emergenza”.

Federica Fusco