Emergenza ambientale a Gela: incendio in Raffineria Eni. M5s: "Si chiedano danni a Crocetta"
Cronaca Sicilia

Emergenza ambientale a Gela: incendio in Raffineria Eni. M5s: "Si chiedano danni a Crocetta"

sabato 15 marzo, 2014

GELA (CALTANISSETTA), 15 MARZO 2014 - Un incendio di grandi proporzioni è scoppiato questa mattina alla Raffineria Eni di Gela. Qui le fiamme si sono propagate nella zona dell'impianto Cooking 1, ed è scattato immediatamente il piano d'emergenza. I vigili del fuoco aziendali sono, così, riusciti a domare le fiamme e si sta ora indagando sulle cause che hanno portato al grave disastro.

Il Procuratore della Repubblica, Lucia Lotti, dopo un primo sopralluogo ha dichiarato: “Appena avremo elementi utili prenderemo le nostre decisioni e le comunicheremo. Sono in corso indagini”. Il sindaco Angelo Fasulo, giunto sul posto, ha invece dichiarato a siciliainformazioni: "C’è stata una fuoruscita di materiale, non sono un esperto, non posso dare informazioni dettagliate. Le fiamme sono state domate in un tempo ragionevolmente breve, quindici minuti, forse mezz’ora". “Pare che per motivi di sicurezza abbiano dovuto “bruciare” le emissioni, ciò che c’era nei tubi, perciò si è formata la nube nera”.[MORE]

Intanto l'incidente di questa mattina ha già fatto scattare le prime polemiche, ed il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha fatto sapere che: “L’incidente alla raffineria di Gela è un fatto gravissimo che segue quello accaduto poche settimane fa nel petrolchimico di Priolo. La Regione sicilia è immobile in modo preoccupante di fronte all’emergenza che persiste nelle tre aree più inquinate della Sicilia come Gela, Milazzo e Priolo”.

Solo pochi giorni fa Bonelli aveva posto l'accento sull'elevatissimo livello d'inquinamento nell'isola affermando che: “La Sicilia non rispetta la legge in materia di qualità dell’aria infatti non ha ancora approvato, unica regione in Italia, il piano di risanamento della qualità dell’aria". "In Sicilia c’e’ emergenza di legalità che fa strage di ambiente e di salute e per questo che ci siamo già rivolti alle autorità giudiziarie e all’Unione Europea affinchè apra una procedura d’infrazione”.

Dura anche la reazione dei parlamentari siciliani del M5s, che hanno commentato l'incidente di questa mattina dicendo: “Basta con false promesse e vuoti giri di parole. Gli incidenti nei petrolchimici siciliani sono ormai una tremenda costante. I cittadini non possono e non devono più tollerarli, si ribellino e chiedano i danni, noi li sosteremo in qualsiasi modo”.

(Foto dal sito gds.it)

Katia Portovenero


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