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ROMA, 21 novembre - Mitologia dai toni oscuri quella del “Babau” è da sempre per ogni ragazzino il cono d’ombra surreale in cui si nascondono fantasmi e spettri. Chi di noi da bambino non si è sentito dire: “Non ci andare lì, se no ti porta via il babau!”?.
Più o meno tutti, quindi con questa intimazione che può, sicuramente, aver caratterizzato l’infanzia di ognuno di noi, oggi Star Comics consente al lettore di avvicinarsi a questi territori dell’ombra attraverso la spettacolare e tragica avventura di Elliot, un bambino appassionato lettore di storie di mostri che finisce per incontrare davvero il “Babau”.
E lo fa in un momento drammatico e per lui doloroso, visto che si ritrova davanti la violenta e sanguinosa morte dei suoi genitori, finendo per ritrovarsi però protetto da uno mostri più potenti mai esistiti. Il piccolo protagonista di questo primo libro si questa splendida graphic novel finisce per ritrovarsi così in mezzo a una guerra tra mostri dentro un universo con regole tanto precise, quanto terrificanti.
Con grande maestria e senso del racconto Mathieu Salvia e Djet riescono a condurre il lettore in una storia dell’orrore, realizzando un’avventura fantastica con una capacità grafica estremamente moderna tanto da rivelarsi il miglior modo per narrare con le immagini, una storia bambina che diventa decisamente adulta a colpi di pagine dark una dietro l’altra.
Le Edizioni Star Comics centrano ancora una volta l’obiettivo portando in Italia questo fumetto transalpino di cui si è molto parlato e che, in 128 pagine a colori, riesce a nutrire quell’anima torbida, spesso sopita nel lettore di dark stories, ma che facilmente diventa evocabile con i sentimenti tenebrosi e le scorie di crudeltà che una trama azzeccata come quella di “Babau” fa emergere soprattutto nei fans delle saghe gotiche e un po’ inquietanti. Aspettiamo spaventati il Libro 2.
Maurizio Lozzi